Moscherini su Jinan: <<Non è così che si conquistano i traffici>>

CIVITAVECCHIA - <<Dopo otto anni dalla proposta dell'allora Presidente del Porto di volgersi con attenzione alla Cina per candidare il medesimo a Piastra Logistica dei traffici in entrata ed in uscita da e per l’Oriente, finalmente qualcuno dice che l'obiettivo era giusto. E la cosa fa ancor più piacere perche sono gli stessi personaggi politici che dal 2005 si sono sempre dichiarati contrari>>. A parlare è proprio Gianni Moscherini, attualmente Consigliere Comunale.

<<Prima considerazione: ci hanno fatto perdere otto anni preziosi. Oggi il progetto sarebbe già in funzione ed avremmo migliaia di lavoratori con un lavoro sicuro. Così, purtroppo, non è! Sindaco e Vice Sindaco pare che, con grande enfasi, abbiano proposto di realizzare nella Darsena Grandi Masse un Terminal Containers, cambiandone, dunque, la destinazione operativa. Occorreva andare in Cina - si chiede il leader dell’Opposizione - per ripetere, “pappagallescamente” una proposta di cambiamento già fatta dall'attuale Presidente del suddetto, Pasqualino Monti non più tardi di un mese e mezzo fa, in occasione dell’inaugurazione della nuova Darsena Sant’Egidio? Seconda considerazione: niente di nuovo. Un viaggio inutile e fatto nel posto sbagliato - “sentenzia” ancora il medesimo - La città di Jinan dista molti chilometri dal mare e non ha un Porto. Qual è stato quindi il vero motivo di tale viaggio? Ah, saperlo, saperlo!>>. Altresì: <<Il medesimo Monti non soltanto non ha fatto parte dell’inerente Delegazione ma, come si può facilmente evincere dalle dichiarazioni in merito rilasciate, non ne sapeva alcunchè. Solo degli Amministratori Pubblici eccessivamente ed immotivatamente ambiziosi, possono commettere atti, almeno di maleducazione, come questo. Cosa avrebbe detto il Primo Cittadino se lo stesso Presidente dello Scalo vi fosse andato a parlare del Comune senza neppure avvertirlo?>>. A seguire, la terza ed ultima delle considerazioni: <<Tutto sbagliato. I traffici non si conquistano con questi viaggi perditempo. Occorre avere innanzitutto le idee chiare, ma pare che i medesimi se le siano chiarite solo dopo l'arrivo in Cina. Occorre avere un progetto da presentare. Ma anche questo pare che lo abbiano maturato in terra cinese. Occorre costruire una rete di relazioni pubbliche e private a cominciare da quelle più prossime al detto Ente Comunale e cioè l’Autorità Portuale ed i nostri Operatori Portuali. Ma così non è stato. Che delusione - commenta avviandosi a concludere - Quello che vorrebbero “venderci” come viaggio della speranza, rischia di trasformarsi in viaggio della disperazione. Un piccolo consiglio: cerchino di far bene o benino il loro mestiere perché il degrado della nostra Città lo si vede bene da qui. Non occorre andare in Cina. A meno che - è la chiosa miratamente ironica - qualcuno della Delegazione abbia inteso iniziare gli allenamenti per la Presidenza dello Scalo portuale in questione. Ma inoltre in questo caso, con il viaggio sopra richiamato, avrebbe sbagliato campo ed allenatori>>.