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La piddina: <<Paesaggio industriale da conservare e valorizzare>>CIVITAVECCHIA - <<Nella nostra città, molti sono gli esempi di archeologia industriale che si potevano almeno in parte salvare, riqualificare e soprattutto donare alla collettività civitavecchiese, dando nuova vita a pezzi di storia della medesima ed una nuova dimensione economica e culturale non produttiva ma contemplante un senso civico e di appartenenza, di ricostruzione della memoria storica di un territorio con riferimenti al suo passato più recente>>. Questo, l’incipit di un’intervento a firma della componente del Direttivo locale del Pd, Roberta Galletta, ad introdurre la propria, personale <<visione>> sull’eventuale destino dell’area tuttora di proprietà dell’Italcementi. <<Accanto alla ri-creazione di spazi nuovi abbracciati da alberi e verde - continua l’ex Assessore all’Ambiente - all'interno del citato stabilimento per la produzione del cemento si possono e si devono pensare spazi per l'espressione artistica (teatro, multisala ed auditiruim) sul modello dei “loft” americani nonché la sede della nostra Università. E mille altre realizzazioni di visioni diverse per ricordare e valorizzare appunto il passato industriale cittadino che però tale deve rimanere. Questo, agendo invece verso uno sviluppo diverso, alternativo che veda anche nel riutilizzo un’occasione di lavoro e di crescita culturale e sociale così salvando, come detto, la memoria collettiva ed il paesaggio che ne è espressione. Come si fa in tutte le città italiane ed europee più evolute; con risultati eccellenti. Perché si ha bisogno davvero di questo e solo di questo, non di altri impianti industriali, se si vuole salvare realmente la nostra>>. Da qui, la proposta: <<Un Concorso nazionale di idee per riqualificare l'area potrebbe essere un’occasione per vederne un futuro diverso, visto che i precedenti sono andati perduti per sempre nell'indifferenza e soprattutto nella non conoscenza generale>>. Infine, un appello: <<Non sprechiamo un’altra opportunità solo per fare spazio a nuove ed inutili strutture di cui Civitavecchia non sente il bisogno; pensiamo a luoghi di aggregazione sociale ed evoluzione culturale che favoriscano, a loro volta, una vera, grande occasione di crescita. Per tutta la città>>.
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