 L'invito di Mecozzi (Pd) a seguito dell'incendio al Parco della Resistenza
CIVITAVECCHIA - <<Mentre restiamo in attesa della conclusione delle indagini da parte delle Forze dell'Ordine sull’incendio sviluppatosi presso il Parco della Resistenza, che ha rischiato di coinvolgere il confinante Centro Anziani, alcune considerazioni vanno comunque fatte. >>
E’ l’incipit di una nota a firma del Consigliere piddino Mirko Mecozzi. <<Il ritardo accumulato per definire la questione riguardante la cessione in gestione del suddetto non ha scusanti; bastava seguire il percorso intrapreso della passata Amministrazione, che aveva già portato con successo all'affidamento di quello dell'Uliveto, per aver definito la cosa ormai da tempo. La testardaggine, invece, ha fatto si che il degrado in questi quattro anni abbia aggredito e divorato quel poco di strutture rimaste in piedi dopo che erano diventate dimora di personaggi alquanto equivoci. La videosorveglianza, pressoché inesistente, ha fatto il resto. E nel caso che detto incendio fosse stato frutto di un azione dolosa, i responsabili non potranno essere ne individuati ne puniti. Se tanta trascuratezza ha ridotto uno spazio verde in terra di nessuno, l'Amministrazione Comunale ci ha messo del suo per allungare il brodo; e la mancanza di attenzione sulle progettazioni ha fatto si che si venisse a scoprire che il Parco in oggetto è gravato da Usi Civici. E va a sapere quali saranno i tempi per l'inizio dei lavori manutentivi. Intanto però il medesimo è sempre più esposto ad azioni od eventi come quello citato, che avrebbe potuto determinare danni irreparabili a cose o persone. Stavolta è andata bene, domani chissà. E per questo invito il Sindaco Antonio Cozzolino, nelle more che qualcosa inizi a muoversi, ad alzare la guardia; anche perché, a suo dire, il 2018 sarà un anno all’insegna delle Opere Pubbliche e delle manutenzioni. Sinceramente noi ci accontenteremmo, per il momento, di un po’ più di attenzione sugli esistenti Beni di uso comune e sui Servizi alla cittadinanza, perdite idriche in testa. Chiediamo troppo? Ai posteri l'ardua sentenza.>>
Foto d'Archivio
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