 Il gruppo 5 Stelle risponde (solo a parole) alla denuncia sull'Aula Calamatta
CIVITAVECCHIA -<<Ho letto delle polemiche sull'uso dell'Aula Calamatta per i Consigli Comunali piuttosto che dell'Aula Pucci. La scelta è stata una decisione
della Capgruppo a causa dello stato pessimo dell'impianto di condizionamento di quest'ultima, che in estate diventa troppo calda e umida per ospitare i suddetti. La stima per il ripristino dell'impianto è di circa 70.000 euro. L'Amministrazione ha preferito investire per la manutenzione delle Scuole Comunali. Purtroppo lo stato delle medesime, in particolare delle caldaie e delle pavimentazioni, è precario e necessita di quante più risorse il Comune può destinare. Comunque si è cercato di garantire la massima trasparenza mettendo lo streaming audio del Consiglio Comunale su Internet. Mi rendo conto che è poca cosa, ma è stato il massimo che si poteva fare. Il ripristino dell'impianto in Aula Pucci è comunque previsto nel Project financing proposto da Engie, pertanto avverrà tra qualche mese a costo zero per il Comune e, quindi, per i cittadini.>> Questo, in una nota di Emanuele La Rosa, Capogruppo Movimento 5 Stelle a seguito di quella del Consigliere Patrizio Scilipoti (Art.1 Mdp - Insieme per il Lazio) e, ancor prima, di specifici articoli pubblicati sul Quotidiano telematico “La Civetta di Civitavecchia” segnalanti e stigmatizzanti, in particolare, il fatto che l’Aula tuttora utilizzata non è accessibile a molti diversamente abili a causa della mancanza di un sollevatore che, già da un bel po’ di tempo, avrebbe dovuto essere istallato in corrispondenza della lunga e ripida scalinata e che, come si conviene ad una città civile, dovrebbe così consentire ad ogni cittadino o cittadina di raggiungere l’Aula medesima. La nostra domanda, dunque, resta sempre la stessa: quando verrà istallato il montascale richiesto dando un dovuto, concreto segno di reale democrazia a tal riguardo? Ed a scanso di equivoci: la nostra non è una polemica bensì una precisa denuncia; che, in rifermento alla domanda pocanzi riformulata, attende un’altrettanto precisa risposta. Quanto fatto in tal senso, non è poco; ma pressoché nulla. Stiamo ancora aspettando.
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