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Acqua, "Si annulli quella Delibera"

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Civitavecchia C'è in merito futuro dell'approvvigionamento

CIVITAVECCHIA - <<Con il ritorno dell’estate si evidenzia ancor più il problema dell’acqua, con tutte le sue criticità, che peraltro non sono state mai inesistenti sia nello scorso inverno che nel passato.>> A dichiararlo tramite nota è il Direttivo dell’Associazione “Civitavecchia C’è” che,

chiedendo lumi sul recente, commissionato studio e sul crono-programma dell’Assessorato competente stigmatizza oltremodo le “soluzioni tampone”. <<Non abbiamo dubbi che la gestione dell’acqua debba rimanere pubblica, anche perché dalle molte notizie assunte è risultato che dove è arrivato il privato è aumentato il costo, diminuita la quantità distribuita e peggiorato il servizio, specialmente nelle zone più lontane e di non facile raggiungimento. Ad evitare giochi di parole, quando diciamo “pubblica” sta a significare direttamente dal Comune e non affidata a Società di capitali del tipo Acea, quotata in Borsa, i cui azionisti giustamente reclamano dividendi>>. Ed n merito a qualità e costo per l’utenza: <<Riteniamo necessario che l’Amministrazione Comunale, per andare nella direzione della gestione pubblica, debba annullare la Delibera a favore di Acea - Ato2, emessa dall’allora Commissario Prefettizio, provvedendo a fare un nuovo Atto di indirizzo per procedere alla costituzione di una nuova Società, con relativo Piano industriale, tenendo ben in evidenza che quella esistente è inserita nel Concordato preventivo presentato dalle Municipalizzate. Determinante comunque che l’Amministrazione stessa ponga in atto tutte le iniziative politiche e le relative procedure per contrastare la decisione del Consiglio di Stato, favorevole alla Società stessa, ma che di fatto annulla il parere dei cittadini che nel Referendum del 2011 avevano votato a larga maggioranza affinché la gestione dell’acqua rimanesse appunto pubblica. Oltretutto, attualmente, il passaggio ad Acea-Ato2  rischierebbe di peggiorare il già precario stato delle cose, poiché la Spa romana è in grave crisi di approvvigionamento, tendente ad un ulteriore aggravamento a causa di un pericoloso abbassamento dell’acqua del Lago di Bracciano, dovuto, oltre che alla siccità, ad una eccessiva captazione fortemente contestata da diversi Comitati cittadini.>>

Logo tratto da www.comopace.org

 

 

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