L’ultimo sogno condiviso: preservare il Fortino di San Pietro sul Molo del Lazzaretto, con il quale ci davi il tuo, particolare buongiorno sulle pagine del Social network; quello sdegno frammisto al rammarico nel vedere cosa è diventata, negli anni, questa nostra Città di cui avresti voluto ancora respirare l’incanto; l’impegno per restituire

alla stessa quel minimo di decoro perché potesse definirsi civile; e quei contatti, sempre più frequenti, sempre più amorevoli; di compartecipazione, nelle cose brutte e, soprattutto, in quelle belle, bellissime ( superfluo dirti della gioia provata nel sapere che, nonostante tutto, quest’anno tu abbia potuto abbracciare il tuo nipotino non appena nato ). E poi le tue foto: vere opere d’Arte, di Cuore ancor prima che d’ingegno, ad oltremodo valorizzare ogni Luogo, ogni evento incontrato e di cui, sebbene gelosissimo, sapevi far dono in un modo così naturale da esser unico anche in questo. E tanto, tanto altro ancora da poter ricordare e così difficile, credimi, da dover coniugare al passato. Caro “Pino”, sappi che ogni volta che tu ti sentivi debole e che i tuoi occhi tradivano il timore di non potercela fare, noi ti vedevamo forte, attraversare ancora le fiamme con quel tuo spiccato senso del dovere, dote esclusiva degli uomini veri. Ciao Comandante! E grazie sempre per aver reso così preziosa la nostra quotidianità. Un abbraccio forte forte.

Foto gentilmente concessa