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Privacy in comune

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Palazzo del Pincio-Balconata di proflio-1Vuoi ottenere un appuntamento con il Sindaco Antonio Cozzolino? “Semplice”: prima, però, compila il modulo che ti viene appositamente consegnato dalle hostess o da altri impiegati presso il “gabbiotto” di legno all’ingresso di Palazzo del Pincio. Modulo, invero, sostanziato da un mero foglio formato A4 che, oltre a riportare delle scritte quasi illeggibili ( come se il contribuente civitavecchiese non pagasse anche

la cartuccia d’inchiostro della specifica stampante ), presenta, si e no, di formale solo il simbolo del Comune stesso. Una volta recepito il medesimo, aguzzando la vista ( mossa necessaria persino a delle Civette ) si riesce infine a leggerne il contenuto: di fatto, un valzer di anomalie. La prima, assai evidente: a fianco appunto della dicitura “Sindaco”, quella di “Assessore competente”; mentre, come chiaramente riportato dal Sito internet istituzionale, tuttora nessun rappresentante della Giunta ha ancora comunicato alla cittadinanza i propri, specifici orari di ricevimento. Salvo che, con la medesima, non si intenda che si ha la possibilità di essere ascoltati solo per problematiche riferibili alle residue deleghe di competenza dello stesso Primo Cittadino ( ma, qualora queste sussistessero, quante sarebbero mai, datesi la consistente assegnazione ad altri delle medesime? ). A seguire, con buona grazia della privacy, si richiede di scrivere la motivazione per cui si richiede detto appuntamento; ed un recapito telefonico. Chicca delle chicche, il “Nota bene” sul finale: <<La motivazione è obbligatoria ai fini dell’appuntamento>>. Privacy in comune, dunque; intendendo, per quest’ultimo, non certo l’Ente bensì il dare in pasto le proprie, personali cose a chicchessia. Pena, altrimenti: la porta chiusa del Gabinetto del suddetto. Ulteriori anomalie: nessuna richiesta di documento all’atto della consegna, ne timbro e firma della ricevente ( o del ricevente ) che certifichino, oltre all’avvenuta consegna del modulo in oggetto, la data e l’ora della stessa. Il che espone le eventuali richieste ad ulteriori lungaggini burocratiche ( dovute alla preventiva, necessaria verifica della veridicità delle medesime ) nonché ad una discrezionalità non concessa, per Legge, ad alcuno; men che meno al numero uno della Casa Comunale. E’ opportuno, dunque, che l’attuale Amministrazione Comunale cambi subito registro. Ancor prima, però, lo è che provveda a far cambiare tali moduli che, peraltro, così concepiti, non danno garanzia alcuna che giungano idoneamente a destinazione. Ciò, evitando, per quanto possibile, di rasentare il ridicolo.

 

Nella foto: il piano difficilmente raggiungibile del Palazzo

 

 

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