Un cittadino plaude al Piano edificatorio prefigurato in Via Veneto

CIVITAVECCHIA - <<Siamo grati all’ex Comandante dei Vigili del Fuoco, Giuseppe Ibelli, per aver ripreso l’argomento mettendo in evidenza il lavoro svolto per consentire a 600 famiglie locali di poter vedere realizzato un qualcosa che le stesse stanno aspettando da molto tempo. E detto da una persona che per Civitavecchia ha dato molto, a volte anche a rischio della propria vita,

avvalora tutto ciò che si sta compiendo per la costruzione di case popolari. Case per l’emergenza abitativa; e non per hobby od altri fini>>. Inizia così il commento di un nostro, bisognoso concittadino in merito ad un recente “post” su Facebook che ha, in qualche modo, “ravvivato” (qualora ce ne fosse stato bisogno, ndr) la delicata questione inerente il nuovo Piano edificatorio prefigurato dall’Amministrazione Comunale presso l’area altresì includente il “Palazzo d’acciaio”. Ciò, inoltre riferendosi al detto “panza piena nun penza a quella vota” ( “pancia piena non pensa a quella vuota" ). <<Quasi sicuramente - riprende la nota giuntaci in Redazione - tra coloro che protestano vi sono molti che già sono in possesso di un alloggio popolare ed altri che magari hanno fatto dei sacrifici per acquistarsi una casa; ma non dobbiamo dimenticare che nella nostra città ci sono molte persone ridotte al limite della povertà e tale speranza, per loro, è molto importante. Daltronde - conclude - in quella zona di Via Veneto, è pieno di verde e se dovessero costruirvi alcuni edifici (palazzine d’altezza massima cinque piani), non crediamo sia una cosa cosi grave>>. Famiglie, quelle sopra richiamate, che << ricomprese nelle Liste di assegnazione, attendono ormai da cinque anni o forse più >> e che, in riferimento a quanto detto, confidano <<si faccia finalmente sul serio>>. Ad iniziare dalle specifiche realizzazioni previste in quel sito da altri ritenuto <<non idoneo>>.