<<Avviso in notevole ritardo e pagamento da assolvere entro soli 3 giorni>>

CIVITAVECCHIA - <<Un avviso datato 4 giugno ma fatto recapitare solo ieri (giorno 27) in merito ad un pagamento da assolvere entro e non oltre il 30 (che cade pure di domenica)>>. Una contingenza simile, con la fattura della Tares a sopraggiungere letteralmente <<sul groppone>>, non poteva non far trasalire un nostro operoso concittadino, titolare in città di due diverse attività (di cui una di particolare rilievo).

<<E’ una cosa vergognosa - ha subito tuonato ai nostri taccuini - in un lasso di tempo ristrettissimo mi impongono di pagare un “botto”; altrimenti, come ben rimarcano, qualora lo facessi fuori dall’indicato termine di scadenza, verrebbero altresì applicati penalità ed interessi>>. <<E’ così che il Comune intende agevolare la nostra categoria? Mettendo la medesima nelle peggiori condizioni? - si chiede e chiede, a mezzo Stampa, a Palazzo del Pincio il nostro infuriato interlocutore - Peraltro, proprio da quest’anno, è obbligatorio pagare sul Conto Corrente intestato allo stesso Ente Comunale utilizzando, esclusivamente, i bollettini postali allegati, fatti pervenire, oltretutto, in una busta di quelle in cui non può far fede il timbro postale (in quanto non impressovi). Fermo restando - precisa - che molti del mio Personale possono confermare, in qualsiasi momento, quanto affermo. E comunque tale, adottata modalità, mi ha già impedito di assolvere al dovuto sia presso la mia Banca d’appoggio che alle Tabaccherie (datosi, in quest’ultimo caso, il quantitativo troppo elevato) e dunque mi costringe a recarmi alla Posta, fare la fila che tutti sanno e rimetterci pure mezza giornata di lavoro. Tanto per aggiungere, al danno, anche la beffa>>. Un primo acconto Tares che, almeno nel caso descritto, non si è presentato certo in un modo idoneo in riferimento ad una Holding che dice di agire, come recita in premessa l’avviso in oggetto, <<comprendendo le difficoltà di molte famiglie, a causa della complessa congiuntura economica>>. Ciò, in quanto, di sicuro, non basta aver previsto la possibilità di far effettuarne il pagamento, piuttosto che in un’unica, in due soluzioni che, peraltro, distano un solo mese l’una dall’altra (il 31 luglio, la seconda). E se si consegnassero gli avvisi sempre a distanza di ben 23 giorni dall’emissione dei medesimi, staremmo davvero freschi! <<Io, nonostante le difficoltà di fatto procuratemi, pagherò nei tempi stabiliti - preannuncia conscienzioso il suddetto - Vero è però che, datosi che l’avviso detto mi è stato inoltre consegnato meramente a mano e senza farmi firmare ricevuta alcuna, potrei tranquillamente esser tentato di far finta di niente e non pagare>>. Più d’un qualcosa, dunque, ci suggerisce che sarebbe meglio, da parte della stessa Srl in liquidazione, apportare delle sostanziali modifiche a siffatto modo di procedere. 

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