Convegno sulle Donne del Calamatta uomo ed artista
CIVITAVECCHIA - Le Donne di Calamatta nella Vita e nell'Arte entrano nella Sala "Mafalda Molinari" della Cittadella della Musica. Poco fa si è concluso il Convegno culturale
avente come protagonisti il Maestro incisore civitavecchiese, celebre in tutta Europa, e le personalità femminili che hanno riempito la sua vita. L'evento è stato organizzato dalla Società Storica Civitavecchiese con il patrocinio del Comune, ente ivi rappresentato dall'Assessore alla Cultura, Vincenzo D'Antò. Moderatrice dell'incontro, la Dott.ssa Eleonora Roscioni: <<Ringrazio i presenti per essere con noi quest'oggi, ringraziamenti anche per l'Amministrazione Comunale e la Società Storica Civitavecchiese.>> Il primo intervento a cura della Prof.ssa Maria Grazia Verzani, che ha ripercorso la storia della vita del suddetto e della prima donna entrata nella sua vita: <<Josephine Raoul Rochette, da lui chiamata Peppina, nata a Parigi il 1° Marzo 1817. Convolarono a nozze nel 1840, ma fu un matrimonio non facile tanto che i due si separarono. Lei era più giovane, aveva un'educazione rigida ed era osservante; Luigi invece era uno spirito rivoluzionario, abbracciò le idee della carboneria e si avvicinò a Mazzini. La moglie era pittrice e probabilmente pensò di sposarsi con il Calamatta per fare una carriera più veloce. La donna più importante della sua vita fu la figlia Marcellina, da lui teneramente soprannominata Lina; mentre l'amica di una vita fu la scrittrice George Sande.>> L'intervento successivo, della Prof.ssa Setaccioli, è stato incentrato sulla storia e personalità della medesima: <<Era una donna straordinaria. Lei era una giornalista, scrittrice, una mente eclettica. Spesso è rappresentata con abbigliamento prettamente maschile, fumava i sigari che a volte gli procurava il predetto amico. George descrive Luigi con entusiasmo, attribuendogli caratteristiche quali l'espansività, la sicurezza nei modi, la lealtà, la serietà presente in un carattere amabile. Egli è l'unico artista a cui la Sande dedica tre recensioni. Il loro rapporto si rafforzò maggiormente quando suo figlio sposò Lina.>> Conclusione con la Dott.ssa Marina Ferrari che ha introdotto l'ideale femminile nell'arte del Maestro: <<A volte scelse soggetti che erano alla moda, per accaparrarsi una fetta di mercato. A Parigi c'era una committenza, un nutrito gruppo di persone intenzionato ad acquistare le sue opere. In molte di esse sono presenti giochi di luce e chiaroscuri utili a far emergere, all'occhio dell'osservatore, la bravura del nostro concittadino. Riprodusse tante opere classiche, ma espresse il suo meglio nelle rappresentazioni di donne in estati e nella forza delle loro passioni.>>
Servizio e foto di Sara Fresi |