Odoardo Toti aiuta a districarsi tra forme contratte e volgarizzate in seno ad alcuni documenti

CIVITAVECCHIA / TARQUINIA - <<Ho appreso da queste pagine che a Tarquinia sono stati conferiti riconoscimenti, certamente meritati, ad alcuni Archeologi per il loro impegno nella conoscenza del Patrimonio Culturale di quel Comune- E fra questi,

Francesca Romana Stasolla, erede di Letizia Pani Ermini, impegnata nelle ricerche sul sito di Leopoli-Cencelle, denominazione usata dai medioevalisti forse perché sintetizza la storia di questa città sottolineandone la fondazione papale ed il legame con la Centumcellae traianea. In verità questa città, mai denominata Leopoli, per secoli ha perpetuato il nome della città madre, e soltanto tardivamente nei documenti troviamo le forme contratte o volgarizzate di Centucellae, Centocelle, Cencelle, Cincelle.>> A fare tale precisazione è il dott. Odoardo Toti, che aggiunge: <<A me è sempre sembrato giusto denominarla Centocelle per sottolineare con forza l'inscindibile legame con la città da cui in definitiva ha avuto origine. Prescindendo da tutto ciò, quello che sollecita il mio intervento è la costatazione che in molti articoli di alcuni dei suddetti si notano errori ed omissioni, che non è corretto sottacere, perché sostanzialmente implicano domande; se gli stessi e le bibliografie vengono ricontrollati prima della stampa definitiva.>> Quanto detto, ricordando altresì come,  già da lungo tempo egli stesso abbia chiarito la distinzione tra le due città sopra richiamate compiendo una revisione integrale della Storia di Civitavecchia.

Articolo correlato:

https://www.lacivettadicivitavecchia.it/tarquinia/8866-giusto-e-dovuto-riconoscimento