La clessidra di Ombretta Del Monte scandisce il ritmo un altro successo

CIVITAVECCHIA - Che l'Incontro con la Clessidra di giovedì scorso presso la Sala “Mafalda Molinari” - promosso da Ombretta Del Monte - fosse un qualcosa di calibro,

si sarebbe potuto capire sin dalle prime note di pianoforte ad opera di Riccardo Schioppa, intento a proporre delle intense mazurke di Frederic Chopin. A seguire, moderati e messi a confronto da detta Artista, gli interventi di Sara Fresi e Carlo De Paolis che l’Assessore Comunale alla Cultura, Vincenzo D’Antò - ad inizio evento - ha voluto ringraziare in quanto “rappresentanti di due diverse generazioni che con il proprio lavoro di ricerca e divulgazione della conoscenza in ambito storico danno lustro alla nostra città”. Città che, nelle parole e negli scritti degli Autori sopra menzionati, è stata letta in diversi dei suoi aspetti, attraverso una stringente attualità (comunque, indissolubilmente legata con il passato) nonché tramite alcune delle composizioni poetiche - alcune toccanti, altre divertenti - del Professore che, con il suo proverbiale garbo, ha inteso altresì omaggiare la nostra Giornalista ricordandone una sul Fortino del Lazzaretto e sull’esigenza già allora espressa dal medesimo di un opportuno recupero. La “chicca” sul finale, quando il Maestro suddetto ha raccontato un aneddoto inerente la sua permanenza in Polonia atta a perfezionare la propria, specifica tecnica. Lo stesso, infatti, tra i libri di una consistente biblioteca, un giorno ne ha rinvenuto uno in tedesco che riportava al grande Luigi Calamatta. Da qui, l’interscambio ancora con De Paolis, il quale, dalla sua miniera di informazioni, ha saputo trarre quella che ha aiutato a spiegare nel dettaglio la cosa. Di calibro; decisamente.