Vernissage della nuova Personale dell’Artista Ombretta Del Monte

CIVITAVECCHIA - Un Figurativo realista, in un momento in cui il medesimo “va poco e si propende più verso la Concept Art, il metafisico e l’astratto”. Un esprimere, attraverso la fisicità, a volte prorompente, di alcuni soggetti, il concetto del Bello; perché il corpo

- ritenuto un involucro contente un’anima - parla. Ed un imprimere sulla tela il pennello, veloce e sicuro nonostante un acrilico che, sovente, sbagliando, non perdona. Ciò, giungendo quasi a “sentirne le carni”, dove esse poggiano, sono compresse, si muovono, esplodono di vita. Fisiologico essere attratti ed immergersi, per quanto ad ognuno possibile, nell’universo artistico di Ombretta Del Monte che, nel corso del partecipato Vernissage dell’ultima Personale, ha saputo nuovamente darsi al pubblico come lei sola sa fare, altresì tramite la lettura di due sue, intense poesie (“Per te e solo per te” e “Dolore”). Un universo che non ama riconoscersi in alcun Movimento, ma crede nella forza delle sinergie possibili tra le varie Arti e Culture. Ed allora, ecco che la nostra - forse troppo frettolosamente definita “l’Artista tra il Sacro ed il profano” - donare, agli occhi e non solo, l’interpretazione di un lasciarsi vivere, denso di valori ma, al contempo, inevitabilmente coinvolto da passioni che non si può che sentire proprie. Quanto detto, con forti richiami ai protagonisti, del passato ed attuali, del Vaticano come alle icone del Cinema (in particolar modo quello neorealistico italiano) e della Musica - Rock ed altra - cogliendone inoltre lo sguardo (che specchio d’un qualcosa di importante è..) e trasponendo lo stesso fin nei più piccoli dettagli. Emblematico, in tal senso, il tempo speso sul verde bottiglia degli occhi di Robert De Niro. Un’occasione, quella di cui sopra, per porre evidenza anche sul duro momento vissuto, soprattutto in Italia, da Galleristi e Curatori, essendo gli Artisti stessi gratificati molto di più all’Estero. Il che, ha portato la stessa Del Monte ad individuare, come futura sponda d’approdo, il mercato asiatico. Mercato, quest’ultimo, in cui la sua tecnica un po’ fumettistica ed incanalata da alcuni nella Pop Art, potrebbe, a nostro modesto avviso, se di nuovo ben ragionata, dire fortemente la sua. Ripercorse, durante l’accurata intervista ad opera della Giornalista Sara Fresi, le diverse, importanti esperienze maturate negli anni in variegati campi, in più a suon di preziosi Riconoscimenti. L’Artista, che nel far vivere i quadri ama i contrasti (l’altro, quello tra il sole e la cupezza della notte) è dunque pronta a varcare i confini dell’Italia. Sognando - a sorpresa - un Musical. Molto gustosa, nel mentre, l’amalgama tra violino e clarinetto proposta grazie agli Scialumò. L’Esposizione suddetta, presso l’ex Chiesa di San Giovanni di Dio, rimarrà visitabile (gratuitamente) al pubblico fino a giovedì 12, con orari 10:30/13:00 e 18:00/20:00.