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Un grande, trionfale ritorno

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Processione del Cristo Risorto 2016 1Accolta da un bagno di folla la restaurata Statua del Cristo Risorto

CIVITAVECCHIA - Gran ritorno in Processione dell'antica Statua lignea settecentesca del Cristo Risorto. Ci ricordano che l'altra - in vetroresina - portata in corteo negli ultrimi quattro anni, era stata accolta da un tempo poco clemente, spesso cupo e piovoso. Ieri pomeriggio, invece, una calda giornata primaverile ha accompagnato la "Festa del Cristo Risorto"

ed il bagno di folla accorsa in Cattedrale dove si è celebrata la Solenne Messa, officiata da Monsignor  Luigi Marrucci, Vescovo della Diocesi di Civitavecchia - Tarquinia. Ad animare la liturgia altresì il locale Coro "Ensemble Incantus". Esposta in loco la Statua del Cristo, rivolto verso i fedeli nell'atto della benedizione e, nella mano sinistra, il vessillo bianco con la croce simbolo della vittoria della vita sulla morte. Successivamente, la stessa è stata trasportata fuori ad opera della Confraternita di Santa Maria dell'Orazione e Morte, guidata dal Priore Cav. Giacomo Catenacci, dalla Banda Musicale cittadina "Amilcare Ponchielli", dall'Arciconfraternita del Gonfalone, da una delegazione dei Cavalieri di Malta, dal gruppo Scout, da Associazioni che operano nel Sociale, Istituzioni Religiose (e non solo) del territorio e, appunto, da un folto seguito di cittadini. A rappresentare ufficialmente l'Amministrazione Comunale, il Consigliere Comunale Claudio Barbani, con la fascia tricolore. Il corteo si è snodato lungo le strade del centro cittadino; momento clou, la storica sosta davanti all'antica Locanda Poli di Via dei Granari 23, dove per l'occasione è stato fatto allestire un piccolo altare. La Processione si è conclusa con l'entrata trionfale nella Chiesa di Santa Maria, attualmente considerata il "monumento sacro più antico di Civitavecchia, dopo che gli eventi bellici dell'ultima guerra privarono questa città della maggior parte delle sue glorie di Storia e di Arte." ("Santa Maria dell'Orazione in Civitavecchia" - Premessa di Luigi Iannone, pag. 203).

Servizio e foto di Sara Fresi

 

 

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