Nell'appuntamento Unicef, reportage da Libano, Kosovo e Moldavia
CIVITAVECCHIA - Un incontro dedicato alla solidarietà, quello ospitato stamani a partire dalle 11.00 presso il Liceo Scientifico e Linguistico “Galileo Galilei” e sotto l’egida dell’Unicef Civitavecchia - Litorale Nord rappresentato da Pina Tarantino. In particolare, saranno raccontate le esperienze delle missioni umanitarie all'estero della volontaria reporter Sabrina Quartieri, Giornalista professionista. Ciò, attraverso foto e filmati realizzati durante la permanenza in Libano, Kosovo e Moldavia.
Prevista altresì la presenza di Maria Luisa Celani, regista e documentarista da sempre impegnata in progetti culturali tra cui “Link” dedicato all'audiovisivo. <<Il mio impegno di sensibilizzazione verso i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nelle Scuole del territorio e non solo, è costante - dichiara la stessa Tarantino, cui spetterà il compito di introdurre e moderare - Ritengo che la risorsa più importante sia la diffusione di una Cultura della Cooperazione e di una Società consapevole dei valori dell’uguaglianza. Io ho sempre avuto una particolare sensibilità verso le tematiche correlate all’impegno peri diritti civili e umani - continua - e credo che la tutela di salute, crescita ed istruzione dei bambini siano l’investimento più prezioso per le generazioni future>>. <<Grazie all'Unicef e all'Istituto - è l’eordio della Quartieri - che mi daranno la possibilità di rivivere delle grandi emozioni, legate a storie lontane e che ho cercato di raccontare attraverso testi e immagini raccolti a volte di nascosto, in modi imprevisti, con telecamera e macchina fotografica impazzite che correvano dietro a realtà immaginate fin dai tempi dell'Università. Dedico questa occasione alle mamme moldave che sono qui in Italia a badare ai nostri anziani e bambini, lontane dalle loro famiglie, che ho incontrato pochi mesi fa; ai sacerdoti salesiani impegnati nel sociale, che si occupano dei tanti orfani lasciati laggiù e ai soldati che, per qualche spicciolo in più o perchè ci credono, vivono in teatro operativo rischiando la pelle per una piccola parte di mondo migliore. Concludo esprimendo l'orgoglio di essere presente proprio a Civitavecchia, dove avrei studiato anche io se storie di vita personali non mi avessero catapultato a Roma sin da molto piccola>>.
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