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Restauri presenti e futuri

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Eleonora Roscioni Restauro tela 1Lions Club e Fondazione Cariciv contribuiscono concretamente al recupero di Beni molto preziosi

CIVITAVECCHIA - Restaurati il dipinto murale "Le anime del Purgatorio" e la tela "San Francesco di Paola che attraversò lo stretto di Messina sul suo mantello"; quest'ultima opera verrà collocata nei pressi del coro della Chiesa di San Felice da Cantalice. Il Dott. Enrico Ciancarini, Presidente della Società Storica, ha dichiarato: <<Questo

progetto è stato realizzato grazie al contributo del Lions Club - Porto di Traiano e della Fondazione Cariciv, mentre il rifacimento di una lapide del 1850 è stato possibile tramite quello di una Ditta locale. Questa serata è dedicata a San Francesco di Paola; in futuro ci sarà il recupero della Statua di Santa Costanza.>> Il Prof. Carlo De Paolis ha raccontato alcuni aneddoti riguardo la Chiesa dedicata al Santo ed ai suoi rapporti con la nostra città: <<Egli era conosciuto anche per molti miracoli e fu convocato dal Re di Francia, ormai ammalato ed in punto di morte. Fu costretto da Papa Sisto IV a recarsi dal regnante. Tra i miracoli, ricordiamo quando sollevò una galera che si era incagliata nel Tevere. Per quanto riguarda la costruzione della Chiesa, c'è una lapide affissa al suo interno che la fa risalire al 1680, ma i dati sono errati. Fu costruita nel 1710, in quanto abbiamo, a riprova, il testamento redatto dal notaio Montebovi, conservato nell'Archivio locale con delle informazioni di notevole interesse. Il medesimo scrive il 23 settembre 1706 "Sig. Stefano Vidau ha deliberato di fare un testamento. E' sempre stata sua intenzione fare una Chiesa dedicata a San Francesco di Paola nella sua vigna. Incaricò i suoi eredi di costruire l'edificio con il ricavato della vendita del vino di quella vigna." In un altro documento troviamo una descrizione di Padre Labat, domenicano francese che ha soggiornato nella nostra città dal 1710 al 1715, che informa riguardo il Console di Francia, buon cristiano. Vidau ha l'appalto del pane in città e nel porto. In data martedì 1 aprile 1710, la vigilia della Festa del Santo, lo stesso si recò con il cappellano della Confraternita di Santa Maria dell’Orazione e Morte nel suo terreno per far costruire la Chiesa, in quanto fu guarito da una malattia che lo mise in fin di vita. Nella sagrestia c'è la campana più antica di Civitavecchia. Vorrei inoltre ricordare la fraterna vicinanza del frati Cappuccini che dedicarono la cappella al Santo e collocarono in essa la tela che oggi è stata restaurata.>> L'Avv. Vincenzo Cacciaglia, della citata Fondazione: <<Siamo vicini a ciò che riguarda la Cultura e la valorizzazione del Patrimonio monumentale.>> Il Dott. Davide Rigaglia, con l'ausilio di slide, ha descritto i lavori: <<Si tratta di un dipinto murale, con tecnica olio su muro, appunto raffigurante le anime del Purgatorio. L'opera risale al tardo '800; è un disegno su muro con linee tracciate a pennello o grafite. Abbiamo trovato lacune, sollevamenti di strati di vernice, parti ingiallite. Di straordinaria fattura invece il dipinto su tela raffigurante San Francesco di Paola. In molti punti la vernice nascondeva ritocchi ed integrazioni successivamente ridipinte, datasi la presenza di lacune. Dal tipo di incastro abbiamo visto che il telaio è originale e la tela non è mai stata toccata. Sul retro è presente la sagoma del volto del Santo, dovuta ad una maggior concentrazione di olio in fase di stesura della pittura. Il secondo strato di tela è stata incollato al momento dell'esecuzione del dipinto. Ciò fa pensare che l'opera risalga ad una fase successiva alla rivoluzione industriale, tra fine '700 ed '800.>> La Dott.ssa Eleonora Roscioni ( Lions Club; nella foto ): <<Porto i saluti ed i ringraziamenti della Presidente Primula Ferrante e di tutti i Soci. Noi del Lions siamo vicini al Sociale ed al mondo culturale. Esprimo soddisfazione per l'esito del restauro relativo al recupero di queste due importanti opere.>> La Dott.ssa Francesca Bertini, che ha collaborato con il Dott. Rigaglia, ha preannunciato quali saranno i tipi di interventi che andranno ad eseguire per il recupero della Statua in cera di Santa Costanza: <<La tecnica utilizzata nella realizzazione di questo tipo di statua è molto antica. La medesima ha l'anima in ferro e presenta delle imbottiture; invece, per quanto concerne mani, testa e spalle, è in cera. Questo materiale è versatile, usato per maschere mortuarie, sculture, giocattoli, bambole, ecc. Inoltre, è facilmente reperibile e presenta costi ridotti. Il risultato sono immagini molto realistiche.>>

Servizio e foto di Sara Fresi

 

 

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