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"Nel cuore dei Civitavecchiesi"

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Libro Cristo Risorto Carlo De Paolis 1Leggenda, fede e tradizione nel volume sulla Processione del Cristo Risorto

CIVITAVECCHIA - Presentato martedì pomeriggio, presso la Sala conferenze della Fondazione Cariciv, il volume "Il Cristo Risorto a Civitavecchia. Storia, leggenda, fede e tradizione" realizzato dalla

Confraternita dell'Orazione e Morte in sinergia con la locale Associazione Cine Fotografica. Il Dott. Enrico Ciancarini, Presidente della Società Storica: <<Con questa pubblicazione si vuole recuperare la tradizione laica e religiosa. Il '700 è un secolo importante per la nostra città, abbiamo, a testimonianza, le storiografie del Molletti, Frangipani, le pitture dell'Errante appunto nella Chiesa di Santa Maria dell’Orazione e Morte, lo scoppio della polveriera interna al Forte Michelangelo e molto altro ancora.>> L'Avv. Rosalba Padroni della Fondazione medesima: <<La Processione del Cristo Risorto è fondamentale per la nostra città. Un plauso agli autori, a chi organizza e va alla stessa.>> Il Dott. Francesco Cristini, a sua volta Presidente dell’Associazione suddetta: <<Ringrazio il Priore della Confraternita per averci chiamato a collaborare. Noi ci siamo limitati alla documentazione fotografica. Doneremo il libro nelle Scuole e nelle Biblioteche per lasciare un’ulteriore testimonianza di questa importante tradizione.>> Lo stesso Priore, Giacomo Catenacci: <<Nel 1958 la Confratenita fu sciolta con decreto vescovile e nel 1997 l'abbiamo ricostituita: abbiamo redatto uno Statuto che ci ha permesso di rifondare la medesima ed operare all'interno della Chiesa citata e ripreso ciò che veniva fatto in precedenza come l'Ottavario in suffragio dei defunti e la Processione sopra richiamata. Quest'ultimo è menzionato dal Frangipani ed anche dall'Annovazzi con dovizia di particolari. Dal 1998 è tornata la Statua del Cristo Risorto per le strade del centro storico. In questi ultimi anni, più volte, ci siamo chiesti per quale motivo tale Processione non fosse entrata nel cuore dei Civitavecchiesi. Abbiamo pensato che il motivo era da attribuire all'assenza, per troppi decenni, della medesima; oppure alla globalizzazione, con la presenza di tradizioni e religioni differenti. Ma alla fine abbiamo sentito le parole di Papa Francesco, quando ha parlato di "globalizzazione dell'indifferenza" ed abbiamo capito che all'indifferenza siamo chiamati a rispondere con la "differenza". Dobbiamo mostrare la nostra volontà di esserci e farci conoscere. I Confratelli sentono la "chiamata" e la necessità di prestare "servizio", affrontando insieme un cammino di solidarietà, carità ed ascolto. Aiutateci affinché queste tradizioni entrino nei cuori dei nostri concittadini; vi chiediamo di addobbare i balconi e gettare petali di fiori al passaggio della Statua. Ringrazio la Dott.ssa Barbara Gianvincenzi per la collaborazione nella stesura di una parte relativa al '700.>> Il Prof. Carlo De Paolis, dal suo canto, ha ricordato che <<Civitavecchia e Tarquinia hanno in comune la Processione del Cristo Risorto e che quella tarquiniese ha origini più antiche. A tal riguardo si narra di una leggenda: un forzato trovò nelle Saline un tronco, che utilizzo per fare la Statua del Cristo Risorto; successivamente si scoprì che l'autore non era un forzato ma Lorenzo Balduini, uno scultore che donò la sua opera alla città.>> L'evento si è concluso con la lettura di Mary Diottasi delle quattro poesie dialettali presenti nel volume.

Servizio esclusivo e foto di Sara Fresi

 

 

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