Reso onore ad alcune eccellenze artistiche civitavecchiesi

CIVITAVECCHIA - Il Belcanto Festival “Vincenzo Pucitta” è stato inaugurato, ieri pomeriggio, all'interno della pittoresca Chiesa di Santa Maria dell'Orazione e Morte, un gioiello di architettura seicentesca incastonato nel cuore del centro storico. Il Dott. Enrico Ciancarin

i ( Presidente della Società Storica Civitavecchiese ): <<Sono 10 anni di nostre attività; ne seguiranno delle altre. Siamo lieti di affiancare iniziative culturali.>> Il Prof. Carlo De Paolis ha curato una Conferenza sulle "Eccellenze Artistiche civitavecchiesi: da Pucitta ai fratelli Vignanelli." Lo stesso ha informato: <<I Pucitta finanziarono alcuni lavori all'interno di questa Chiesa, tra questi, alcune decorazioni della cupola, come le pitture dell'Errante. E' presente anche un sepolcreto di famiglia. Anche i Vignanelli hanno lasciato un segno nella storia. Erano tre fratelli, professionisti in varie arti: Fernando nella pittura e nell’incisione, fu archeologo e tra i fondatori dell'Associazione Culturale Centumcealle ( nata nel 1911 ). Arnaldo fu un abile scultore: realizzò l'Altare della Patria, inaugurato nel 1911 in occasione dei 50 anni dell'Unità d'Italia; si trasferì a Parigi con lo stesso fratello Fernando e conobbe Modigliani, Ungaretti e molti altri artisti di spessore. Negli anni '20 intraprese un percorso di fede che lo portò a prendere i voti come monaco e fu chiamato Don Francesco; negli anni a seguire praticò, con dovizia, la regola "Ora et labora". Il terzo, Ferruccio, fu un organista di fama mondiale. Inizialmente intraprese gli studi musicali nella locale Banda municipale, poi si trasferì a Roma per perfezionarsi con Setaccioli e Boccaccini. Divenne titolare della Cattedra di Organo ed insegnò clavicembalo al Conservatorio. Ebbe una brillante carriera nell’ambito: solista alle "Settimane musicali senesi" ( '39-'41 ), fece parte di Commissioni giudicatrici internazionali, progettò molti organi di cui uno con oltre 5.000 canne. Lo conobbi ed ebbi il piacere di parlare con lui di Civitavecchia, della musica, del Pirgo con Sor Checchino che scacciava i maschi che volevano andare nell'area riservata alle donne. Ricordo con emozione quando una volta, prima di congedarmi, eseguì il Preludio di Bach e la canzone "Notte di Natale", tradizionalmente cantata dalle Pastorelle.>> L'Assessore alla Cultura, Vincenzo D'Antò: <<E' un primo passo per la valorizzazione di personaggi importanti come Pucitta.>> A seguire, il Concerto "Salotto Ottocento" del Tenore Vincenzo Di Donato e di Fabio Renato d'Ettorre ( chitarra ), che hanno eseguito alcuni brani di Maestri del calibro di: Sola, Bortolazzi, Legnani, Gaensbacher, Pucitta, Giuliani e Pilotti.

Nella foto “by” Sara Fresi: Enrico Ciancarini consegna i Bollettini ai Musicisti presenti