Mostra per il 25° anniversario dell’evento decretante la fine della Guerra Fredda
CIVITAVECCHIA - Presentata stamane la Mostra in occasione del 25° anniversario della Caduta del Muro di Berlino, evento, quest’ultimo, che storicamente ha decretato la fine della Guerra Fredda tra i due blocchi Occidentale Capitalista e Orientale Comunista. Il Muro divise la città
in due parti: Berlino Est ( sotto il controllo dell'Urss ) e Berlino Ovest ( con i tre settori di occupazione americano, britannico e francese, nonché alleati degli americani ), dal 13 agosto 1961 al 9 novembre 1989, giorno in cui il Governo tedesco orientale aprì le frontiere alla Repubblica federale. Un'esposizione, presso l’ex Chiesetta di San Giovanni di Dio, curata da Massimiliano Brizi che vuole ricordare quel periodo storico. Lo stesso ci ha illustrato: <<Questa mostra è stata organizzata in circa venti giorni. Ringrazio l'Amministrazione Comunale e gli addetti all'Archivio Storico, tra cui Guglielmo e Sandro, per il loro supporto. In essa sono esposti maglie della nazionale di Calcio della Germania Est, uniformi militari sia da uomo che da donna, copricapo militari, targhe di automobili d'allora, un frammento del Muro medesimo, un registratore usato dalla Stasi per il controllo delle comunicazioni e molto altro ancora. Questa è una passione che mi ha tramandato mio nonno e tutto ciò che è esposto fa parte di una mia collezione.>> L'Assessore alla Cultura, Vincenzo D'Antò ha informato anche sulle iniziative in cantiere: <<Abbiamo messo a disposizione la Chiesa per un'esposizione pregiatissima. Con "Percorsi" abbiamo iniziato con gli eventi in questo luogo e continueremo con altri, tra cui una Mostra cartografica. Inoltre, sotto il periodo natalizio ne verrà allestita una di giocattoli. Abbiamo pensato ad eventi correlati con la Cittadella della Musica e la Rocca ed a tanto altro. Stiamo facendo riunioni anche per quanto concerne l'allestimento delle luminarie, possibilmente, è il nostro intento, a costo zero per l'Amministrazione.>>
Servizio e foto di Sara Fresi |