 Odoardo Toti: <<La statua dedicata all'Arma non simboleggia le nostre vicende storiche>>
CIVITAVECCHIA - <<Il trasferimento della Statua del “bacio” , che faceva bella mostra di sé sul lungomare, anche se nulla aveva a che vedere con la storia di Civitavecchia, ha offerto recentemente l'occasione alla Dott.ssa Roberta Galletta di proporne, come simbolo della città, una di Nettuno. Ora spunta, a ciel sereno, una avveniristica
e curiosissima “Statua”, opera dell'amico Architetto Alfiero Antonini, a simboleggiare, non si sa perché, l'Arma dei Carabinieri, alla quale non v'è dubbio siamo tutti riconoscenti e debitori, ma che non simboleggia le vicende gloriose di un nostro passato, ricco di preziosi interventi di Pontefici e di rinomati Architetti, di personaggi illustri, di eccellenti navigatori, forse ignorati dal responsabile di questa strana soluzione>>. Ad intervenire con decisione a riguardo è Odoardo Toti: <<Il problema che ci costringe a tale, franco intervento è che, ancora una volta, quest’ultimo non ha voluto sentire il parere di alcuno, non certo vincolante, ma doveroso per il rispetto da portare agli ambienti culturali cittadini e, forse, per ignoranza dei nostri ancestrali sentimenti. Una statua di tale fattura, per quanto ottima tecnicamente, e modernissima stilisticamente, non ci sembra in armonia con la vetustà della vicina Fortezza del Bramante; la stessa dedica all'Arma - incalza il noto Storico locale - non offre alcun legame tra il Porto e la Città. Certo - conclude - una di Nettuno, o di Traiano ( fondatore di Centumcellae ), avrebbe più profondamente onorato e ricordato la nostre vicende storiche>>. Anche se, ancora a detta del medesimo, quella eretta in Molo Vespucci ( davanti alla sede dell’Autorità Portuale ), dovrebbe essere <<abbattuta>> in quanto assai poco somigliante a quest’ultimo. <<Povera Civitavecchia>> - il commento a premessa.
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