La variegata “storia del ritrovamento di un tesoro avvenuto nel 1972”

CIVITAVECCHIA - Dopodomani, a partire dalle ore 11.00, presso l'appartamento al civico 2 di Piazza Leandra, nel quale nel 1972 sono stati ritrovati dei preziosi dipinti, Tarcisio De Paolis ( nella foto ) presenterà un piccolo opuscolo, scritto di proprio pungo. Un’iniziativa, quest’ultima, nata in collaborazione con il Circolo Ricreativo

del Comune di Civitavecchia.  <<L’Università della Tuscia di Viterbo, sotto la direzione del Prof. Santamaria, tecnico diagnostico dei Musei Vaticani, con l’ausilio di Personale volontario specializzato, sta portando in lettura i dipinti raffaelleschi in cui sono rappresentate le scene: l’incontro di Attila con Papa Leone Magno, la messa di Bolsena, la cacciata di Eliodoro dal Tempio, la liberazione di San Pietro dal carcere e repliche delle stanze di Giulio II in Vaticano. Questa comunicazione - si legge ancora nel relativo invito - viene fatta perché ho deciso di scrivere la storia di detto ritrovamento. Ringrazio l’Università stessa che si è adoperata per il recupero in oggetto e tutti coloro che mi sono stati vicini e mi hanno incoraggiato nel far appunto riportare alla visione tutto quello che è possibile vedere oggi. L’opera è ancora incompleta: urge il fissaggio definitivo per poter permettere la fruizione pubblica e va valorizzata in quanto potrebbe, insieme ad altri tesori cittadini, sviluppare Cultura, storia e lavoro per molte persone, unitamente al Porto che è portatore di progresso e Turismo. A tal fine auspico che i Responsabili si adoperino sinergicamente alla valorizzazione della nostra città. Ho deciso quindi di scrivere di questa opera ( e di tutti gli sviluppi, tra cose belle e delusioni, avvenuti in questi 42 anni ) che sarà presentata nella stanza dei dipinti stessi. Sono invitate tutte le Associazioni culturali ed i cittadini; è gradita la presenza di tutti gli interessati. In occasione di questo incontro - conclude, ringraziando anticipatamente, la famiglia De Paolis - sarà disponibile l’opuscolo di cui sopra, acquistabile tramite un’offerta, il cui ricavato sarà devoluto per ulteriori opere finalizzate al restauro>>.

Nella foto: Tarcisio De Paolis mostra in anteprima l’opuscolo alla nostra Sara Fresi