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"Ti mando a Gaeta!"

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Gaeta-Ti mando a Gaeta-2014-Locandina-1Non più una minaccia, bensì un invito a visitare il suggestivo Castello Angioino

GAETA - Tra “I Tesori dell’Arte” ritorna il cosiddetto Castello Angioino: la fortezza inferiore che sormonta l’intero abitato di Gaeta medievale, struttura tristemente famosa per aver ospitato, fino al 1990, il Carcere militare. Grazie alla disponibilità dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, quest’oggi è infatti possibile nuovamente visitare, previa prenotazione,

lo storico maniero che è stato protagonista per mezzo millennio di storia gaetana. <<Ti mando a Gaeta! Questa minaccia ha tenuto sotto schiaffo tutti i maschi italiani dalla fine dell’800 fino agli anni ’80 dello scorso secolo. L’intimidazione di una reclusione in alcuni casi si concretizzava in un periodo, più o meno lungo, in una caserma od appunto presso il suddetto, ex Convento di San Michele Arcangelo. Nelle medesime strutture carcerarie, per la precisione nel versante sud-orientale, insisteva il braccio “ex Ufficiali”, dove vennero rinchiusi i graduati italiani insieme con i famigerati nazisti Herbert Kappler e Walter Reder, responsabili, rispettivamente, della strage delle fosse Ardeatine e del rastrellamento del Quadraro il primo, e degli eccidi di Sant’Anna di Stazzema e di Marzabotto il secondo. Kappler nel 1976, per un tumore al colon, verrà ricoverato presso l’Ospedale Militare del Celio, da dove fuggirà a Ferragosto dell’anno dopo in circostanze mai chiarite. Reder riceverà la grazia nel 1985 e lascerà definitivamente vuoto il braccio. Un discorso a parte meritano coloro che vennero rinchiusi per motivi di credo religioso, per la stragrande maggioranza proprio all’interno del Castello in oggetto: i Testimoni di Geova, che si dichiaravano obiettori di coscienza già decenni prima dell’istituzione di una norma che garantiva i loro diritti. Gli stessi venivano trattati alla stregua dei renitenti alla leva, cioè di coloro che non si presentavano al Distretto militare per le visite inerenti o non raggiungevano la destinazione assegnata per il servizio. Entrare nel maniero sarà l’occasione per ricordare, oltre alle storie di carcerati e carcerieri, le figure di Federico II di Svevia, che fece costruire un primitivo Castello, subito distrutto; Alfonso d’Aragona, l’effettivo costruttore dello stesso; Maria Sofia e Francesco II, ultimi sovrani “regnanti”>>. Una lezione di storia da non perdere per gli appassionati del Meridione d’Italia, dunque; altresì con monologhi dell’attore Maurizio Rata. Prenotazione obbligatoria presso Pro Loco Gaeta ( Piazza Traniello, ore 10.00 - 13.00 e 16.30 - 20.00, tel. 320.0380413 ) e Museo Diocesano  ( Piazza De Vio, giovedi e domenica, ore 18.00 - 24.00, tel. 0771.4530233 - 389.8256341 ). Tutti coloro che parteciperanno a “Ti mando a Gaeta!” potranno proseguire la serata alla scoperta di un angolo sconosciuto della città, offerto da un locale storico, dove insistono le antiche mura ducali, i torchi per le olive e per il vino,  la cisterna romana ed altro ancora. A chi volesse degustare i prodotti tipici sarà ivi applicato uno sconto del 10%.

 

 

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