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"Civitavecchiese, davvero"

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citavecchiese davveroViaggio a ritroso nel tempo con Roberta Galletta in qualità di “guida”

CIVITAVECCHIA - Ieri mattina ha avuto luogo, nei pressi di Porta Livorno, l'evento “Civitavecchiese, davvero, per un giorno” a cura della Dott.ssa Roberta Galletta; il primo di una serie di incontri culturali, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale guidata da Antonio Cozzolino, che si svolgeranno l’ultima domenica di ogni mese.

Un viaggio emozionante a ritroso nel tempo che ha visto la partecipazione di un folto pubblico e “la Civetta” come unico Organo di Stampa presente. A tal proposito, ci è giunta in Redazione la nota di un nostro affezionato lettore, Luciano Damiani, che offre alcuni spunti di riflessione: <<Una giornata particolare per un nutrito gruppo di civitavecchiesi: l’iniziativa ha donato momenti di Cultura, in particolare di Storia, ad un centinaio di cittadini attenti ed interessati. Una Galletta in forma smagliante, ha trasmesso la sua passione per la conoscenza della Città. Dopo un excursus sulle origini del Porto e delle Terme, la stessa ci ha guidati all’interno della Rocca, illustrandoci gli antichi ambienti e le parti “protette” dal pavimento trasparente. La visita è proseguita nei locali sottostanti il muraglione di Urbano VIII, dove testimonianze di varie epoche e cunicoli che sbucano nel sovrastante Corso Marconi raccontano la Storia di Civitavecchia, dai Romani ai Templari e fino ai giorni nostri, passando per aneddoti e controversie tra Ordini religiosi ed Autorità Civili. L’anomalo gruppo di turisti della propria Città si è spostato poi al detto Corso, per infine accomiatarsi dalla “guida” suddetta presso la Statua del Samurai Hasekura Tsunenaga. “Chi conosce ama, chi ama difende” è il mantra della Galletta; a ben ragione, ciò è valido in una Città da sempre votata alla produzione di energia ed al traffico portuale ma che, per posizione al centro dell’Etruria ed appunto per testimonianze storiche, ha di che vantarsi; solo che queste fossero adeguatamente sfruttate e tutelate. Ecco, quindi, che è necessario conoscere ed amare per difendere con le unghie tali tesori, queste testimonianze di un antico passato. Alla luce del successo che questa attività ha riscosso fra i civitavecchiesi ed essendo coscienti che per uno straniero, “non abituato” a tanta dovizia in merito a reperti ed “ambienti”, viene da pensare che davvero ci può essere o, se vogliamo, ci deve essere uno sviluppo turistico di Civitavecchia. Sappiamo di avere veramente tante e notevoli opportunità che, se ben proposte, potrebbero cambiare il volto della medesima agli occhi di quanti ora transitano ma che riportano a casa l’idea di una città portuale nella quale è difficile già avere solo le indicazioni stradali per giungere alla Stazione ferroviaria ed è impresa epica riuscire a visitare le citate Terme Taurine. E pensare - conclude - che già il Porto stesso avrebbe in sé le potenzialità culturali ed economiche classiche di una “realtà turistica” foriera di sviluppo ecocompatibile e benessere diffuso>>. 

 

Servizio esclusivo e foto di Sara Fresi ( riproduzione riservata )

 

 

 

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