Trattasi di quelli ritrovati in casa De Paolis. A farsi avanti, il Cral Comunale

CIVITAVECCHIA - <<Il Cral Comunale adotterà i dipinti di Piazza Leandra>>. Ad annunciarlo è stato il Presidente Marco Setaccioli presso lo stesso appartamento di Tarcisio De Paolis. Dalla prossima settimana saranno all’uopo organizzate delle visite guidate, della durata di circa un'ora e mezza, al termine delle quali sarà

richiesto ai partecipanti un piccolo contributo volontario. <<Le somme raccolte saranno interamente destinate al completamento degli interventi di restauro ed alle tantissime altre necessità. Già nel mese di marzo - ricorda - abbiamo sperimentato la fattibilità a gruppi di una ventina ed il risultato è stato che, in sole tre giornate, abbiamo portato quasi 100 visitatori. Ci siamo anche accorti che ognuno usciva dalla casa affascinato dai mille misteri delle pitture, ma anche molto arrabbiato perché si tratta di un tesoro inestimabile del quale le Istituzioni, finora, si sono sostanzialmente disinteressate. Ed è lì - spiega - che abbiamo capito che dovevamo far qualcosa. Gli obiettivi sono principalmente due. Innanzitutto dobbiamo far conoscere questi dipinti, dei quali anche molti civitavecchiesi non hanno mai nemmeno sentito parlare. E poi, raccogliere gradualmente i fondi necessari a rendere questi locali accoglienti e sempre più adatti ad ospitare visitatori. Il tutto, con la chiara prospettiva di una trasformazione di questo straordinario ritrovamento in un polo di attrazione turistica. Ci rendiamo conto che si tratta di una goccia nel mare, ma da qualche parte si deve incominciare per dare una scossa a questa città, a rendere la gente non più spettatrice ma artefice di un cambiamento. D'altra parte - commmenta - se solo su tale sito si investisse un decimo di quanto si spenderà in questa Campagna Elettorale, noi avremmo la possibilità non solo di completare il restauro, ma altresì di musealizzare il medesimo, aprendo questa stanza ai turisti di tutto il mondo. L'auspicio è comunque che la prossima Amministrazione, di qualunque segno e colore essa sia, prenda molto seriamente l'impegno di consegnare questi dipinti alla città stessa, perché, fino ad adesso, l'unico sostegno giunto è stata la Convenzione sottoscritta dal Comune e l'Università della Tuscia nel 2010-2011 che il Pincio ha finanziato con 47.000 euro, cifra importante ma di sicuro insufficiente per un'opera così importante>>. L'incontro ha dao inoltre occasione al proprietario per fare il punto sulle attività di recupero dei suddetti, dal momento che si è ormai concluso il recupero della facciata della “Messa di Bolsena” ed è in corso quello del dipinto ritraente l'incontro tra Papa Leone Magno ed Attila. De Paolis ha in più spiegato che è stata ormai quasi completamente ricostruita la storia del fabbricato, eretto nel '700 dalla famiglia Manzi inglobando però un precedente edificio medievale ( o tardo medievale ) ed ha ricordato i grandi sforzi, altresì economici, sostenuti in prima persona per conservare gli stessi sin dalla scoperta ( avvenuta nel 1972 ), e per agevolarne ( oggi ) appunto il restauro. Le prossime visite curate dal Cral ed aperte a tutti i cittadini, durante le quali verranno mostrate alcune misteriose ed affascinanti differenze tra quelli in oggetto e gli affreschi vaticani e sarà ripercorsa la sugggesiva soria del ritrovamento, si svolgeranno il 13, 19 e 27 di aprile. Ma, dal momento che ciascun gruppo non potrà superare il numero sopra richiamato, per aderire sarà necessario prendere contatti con l'Associazione medesima, attraverso il Sito inernet www.cralcivitavecchia.it oppure tramite l'indirizzo email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..