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“Sensazioni strane e surreali”

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Riflessione di Ombretta Del Monte sull’atipica celebrazione di Santa Fermina di quest'anno

CIVITAVECCHIA / AMELIA - Riflessione di Ombretta Del Monte, Presidente del Comitato Permanente dei Festeggiamenti di Santa Fermina di Civitavecchia:  <<Ieri l’altro, 28 aprile 2020, sicuramente una data da ricordare nella storia della tradizione storica legata a Santa Fermina;

una data che si associa purtroppo al nero periodo bellico della Seconda Guerra Mondiale, dove seppur nel 1943 venne autorizzata solamente la Processione in strada e non in mare, per poi riprendere la tradizione nel 1946 tra le macerie della città come ci documentano i libri e le foto storiche. Sensazioni strane e surreali quelle vissute ieri l’altro durante la Santa Messa in Cattedrale celebrata dal Vescovo Luigi Marrucci, forse di crescita interiore nel farci interrogare che nulla è scontato o di facile consumo quando non abbiamo più quello che in un certo senso ci apparteneva fino al giorno prima o poco più; e mi piace soffermarmi sul valore sacro della vita, che non è strettamente materiale, fisico, pratico, ma è anche tutta quella sfera che appartiene al nostro vissuto in termini corporali, ma soprattutto legato all'intelligenza emotiva capace di riconoscere, di discriminare ed identificare come in un film la differenza delle scene e la percezione immediata delle sensazioni che l'essere ha vissuto e prova nel momento del cambiamento. Ieri l’altro questa è stata l'esperienza che ho interiorizzato in una Celebrazione eucaristica atipica, legata ad un collegamento in streaming tra Chiesa e Cittadinanza, tra Civitavecchia ed Amelia, città gemellata con noi da 42 anni che per la prima volta ha celebrato la Santa Messa nel giorno del 28 aprile in segno di fraterna unione con noi; e sempre in virtù di sostegno spirituale e simbolico nelle due Cattedrali si sono svolti gli scambi degli omaggi floreali alla Santa, che normalmente si svolgono in mare in una Civitavecchia che accoglie le Istituzioni amerine ed il Corteo storico. Un abbraccio di stima ed affetto va a Carlo Paolocci, Presidente dell'Ente Palio Colombi, persona mossa da pura passione per il tramandare delle tradizioni e da molti anni vicina a Civitavecchia già dal 1978, dove ha dato vita ad un rapporto di profonda amicizia. E' importante menzionare e ricordare il lavoro perpetrato nel tessuto socio-culturale dalla forza e dalla passione di persone che operano molto spesso con tante difficoltà nel portare avanti la storia di quella Cultura che ci fa esseri vivi nella conoscenza e nell'arricchimento dove vale la pena farne tesoro. Quest'anno, segnato drammaticamente dalla pandemia da Covid-19, stravolgendo le nostre vite per molteplici aspetti ci da, per chi è in grado di coglierla, anche una chiave di lettura per dare maggior valore anche ad un semplice abbraccio o a una passeggiata. La vita è fatta di contrasti: il giorno che si alterna alla notte, l'odio all'amore, si apprezza la pace quando si conosce la guerra. Voglio credere che questo virus non possa portare solo reclusioni, morte e carestia. Mi piace credere che tutti possano riappropriarsi della propria vita e che tutte le tensioni, i divieti, le ansie che ogni persona sta vivendo in questa fase possano scomparire presto. Capaci di uscire dal buio per saper accendere quella luce che è lì in attesa di illuminare e illuminarci nel calmare la tempesta, come quella tempesta in mare che Fermina fece placare proprio al suo passaggio da Centumcellae. Fermina che ieri l’altro è stata onorata con le modalità dei tempi del Coronavirus. Un tempo fatto di profonde incertezze e forse di nervosismi dovuti alle tante paure da combattere. In conclusione mi permetto di ringraziare la parte lavorativa, le api operaie del programma 2020 che è fatto da tante componenti associative che puntualmente interagiscono col Comitato ed in particolar modo in questa calendarizzazione, dove si erano messe in atto molteplici eventi di spessore sportivo e culturale. Un grazie particolare lo rivolgo ai Portatori della Statua e agli Staffettisti di Santa Fermina che conoscendo la loro devozione so quanto sono stati sofferenti nella privazione dei riti; ma la certezza è che i valori intellettivi e spirituali non saranno mai privati da nessuna pandemia o legge terrena . Santa Fermina, ieri l’altro è stata nel cuore di chi l'ha saputa accogliere e terrenamente spero che il prossimo anno possa essere festeggiata anche tra gli abbracci ed i sorrisi dei Civitavecchiesi e degli Amerini>>.

Foto gentilmente concessa

 

 

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