L'Arciconfraternita invita tutti alla Chiesa della Stella per pregare San Giuda Taddeo

CIVITAVECCHIA - <<Nello sforzo costante di mettere in atto i carismi della Arciconfraternita del Gonfalone ascoltando quanto i Civitavecchiesi ci chiedono sono ad invitare tutti domenica 28 ottobre per la Venerazione di San Giuda Taddeo "l’uomo dal grande cuore".

Un Santo che sta molto a cuore ai Civitavecchiesi e che la Arciconfraternita venera in modo speciale. Ricordiamo inoltre come ogni anno che al termine della Santa Messa (con inizio ore 08,30) presieduta dal nostro parroco Don Cono Firringa vivremo un momento di preghiera dedicata al Santo. Quest’anno, in particolare, sarà un anno speciale perché verrà esposta alla venerazione l’antica Statua del Santo in possesso della Arciconfraternita restaurata da Paolo Parisi a cui vanno i nostri ringraziamenti per “l’offerta” che ci ha fatto. Ci ha donato la Statua riportata agli antichi splendori. Dunque un invito a: “vivere” la preghiera, rivolto ai credenti perché possano trovare un momento di contatto interiore con il Signore o ottenere l’intercessione del Santo; “passare” in uno dei più bei luoghi della città per i non credenti per immergersi nella bellezza della Chiesa della Stella ed ammirare la Statua riportata all’originario splendore. Per tutto questo e per venire incontro alle tante richieste di coloro che lo onorano in modo particolare, la Chiesa della Stella rimarrà aperta dalla fine della Santa Messa fino alle ore 13,00. Speriamo così di aver risposto alle richieste dei tantissimi che condividono con noi la devozione a questo Santo che dalla pietà popolare viene venerato come il protettore delle cause perse e dei casi senza speranza. A lui si rivolgono le persone in gravi difficoltà, coinvolte in situazioni difficilissime. Soprattutto, ci rivolgiamo, a tutti quelli che oggi vivono un dramma ed una disperazione perché trovino un momento di pace e di serenità nella preghiera e attraverso l’intercessione dei Santi e di Maria riescano a trovare la “carezza della mano” del Signore.>> Quanto sopra, in una missiva del Priore David Trotti.