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"C'è gioco e gioco"

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Prof.ssa Simonetta Bisi: <<Questa gioventù preferisce rifugiarsi nel virtuale>>

CIVITAVECCHIA - Convegno di calibro organizzato dal Lions Club Civitavecchia Porto Traiano, in collaborazione con "Il Ponte", per quest’oggi presso l'Auditorium dell'Iis "Stendhal" ed avente come tema

le dipendenza dal gioco d'azzardo. La Dirigente Scolastica Stefania Tinti: <<Saluto Don Egidio quest'oggi presente tra il pubblico, per ringraziarlo delle attività che da tempo svolge sul territorio con la sua Associazione; come Istituto da anni abbiamo intrapreso una proficua collaborazione.>> Il Presidente del Lions Club sopra richiamato, Alberto Brandolini: <<Quest'anno festeggiamo i 100 anni dalla fondazione del Lions Club International ad opera di Melvin Jones. Questo è l'ultimo Service dell'anno lionistico che ci ha visto impegnati su vari fronti con "Viva Sofia - Due mani per la vita", "Progetto Martina" (in Interclub), "Raccolta occhiali usati", Convegni nelle Scuole collaborando con la Guardia Costiera, Sicurezza stradale con la Polizia Locale e la Sezione locale della Croce Rossa Italiana, attività per l’inserimento dei giovani disadattati alla vita quotidiana, raccolta  fondi a favore della stessa Associazione "Il Ponte" e di circa 1500 farmaci usati (non scaduti) donati poi alla Caritas di Roma ed altro ancora. Per il prossimo anno ci aspettano molte sfide.>> Il Prof. Nicola Porro, Direttore del Laboratorio di Ricerca Sociale dell'Università di Cassino e Lazio Meridionale: <<Sociologi sono chiamati a dare un contributo e porre delle domande a cui gli esperti dovranno fornire delle risposte. E' necessario trasmettere congruenze tra ruolo e status; nelle società tecnologicamente evolute il giovane ha una conoscenza maggiore rispetto all'anziano. Invece prima il sapere si trasmetteva all'interno della comunità e quest’ultimo era considerato la memoria su cui porre la fiducia. In questa società i giovani sono risorse scarse: l'Italia e il Giappone sono due Paesi al mondo dove gli ultra sessantacinquenni sono di gran lunga superiore ai ventenni. La disoccupazione giovanile in Italia è al secondo posto nella classifica europea. Nella nostra Nazione i figli unici sono quasi il 50% e l'età media d'ingresso nel mondo del lavoro si è dilazionata di sette anni rispetto alla precedente generazione.>> La Prof.ssa Simonetta Bisi, Direttrice della Scuola di Dottorato in Ricerca Sociale dell'Università di Roma "La Sapienza": <<Quale è la società che ha creato i giovani? Quali sono i modelli che noi proponiamo? Viviamo in una società mercantile dove sono presenti i miti del consumo e del mercato. Questa gioventù è disincantata dalla realtà, preferisce rifugiarsi nel virtuale. Un nuovo soggetto sociologico sono i "nuovi devianti" che riflettono il disagio e fanno parte di famiglie cosiddette normali. Giovani che hanno tutto ma hanno bisogno di chi li guidi; sono soggetti fragili che potrebbero attuare comportamenti autolesionisti: anoressia, bulimia, abuso di alcool, uso delle droghe, ecc. L'associazionismo ha una funzione compensativa, ma non basta. I giovani sono vittime di una società che non li comprende e non tiene conto delle loro esigenze.>> Il Dott. Claudio Leonardi, Direttore Uoc Patologia da dipendenza della Asl Roma 2: <<La tossicodipendenza attua un processo di rimodellamento del cervello; questo accade anche per altre forme di dipendenze. Vengono messi in atto comportamenti che sono alla ricerca di gratificazione; successivamente si passa alla fase di rinforzo, fino al ripetersi dei medesimi. I genitori devono essere maggiormente presenti e soprattutto devono parlare con i figli.>> A seguire, uno studente dell'Istituto “Marconi” ha scritto e declamato una poesia, in tema al Convegno, dal titolo "Gioco d'azzardo". Successivamente l'equipe di lavoro de "Il Ponte" ha illustrato il progetto approvato dalla Regione Lazio dal titolo "C'è gioco e gioco…quando il gioco diventa un problema": <<E' necessario distinguere il gioco sano da quello che potrebbe diventare patologico. Il progetto nasce dalla L.R. 5/2013 in tema di "Disposizioni per la prevenzione e il trattamento del gioco d'azzardo patologico." Esso è durato circa otto mesi. Inizialmente abbiamo coinvolto Scuole medie e superiori del territorio; successivamente si sono rivolti al nostro sportello, per un massimo di 4 incontri, sia giocatori che famigliari, per un totale di 35 persone: 14 giocatori tra 20 e 61 anni; 21 famigliari che chiedevano aiuto per salvare mogli e mariti dalla dipendenza da gioco; 71 telefonate anonime. Alcuni dei dati emersi: 14% studenti di cui il 50% frequentano le superiori ed il 15% laureati. La prima fase ha visto il coinvolgimento di 6 scuole, 52 classi e 1200 studenti in 150 incontri. Tra gli obiettivi principali, c'era quello di stimolare un senso critico nei giovani ed abbiamo notato che in loro non manca. E' emersa la volontà di comprendere ed approfondire le varie tematiche. Gli studenti sono stati in grado di disegnare le tipologie di coloro che sono dipendenti dai molteplici modelli di gioco. I giovani sono coscienti di ciò che si sta materializzando e delle varie realtà.>> Si ricorda che a tale Progetto hanno collaborato, tra gli altri, anche  Dottori Cristian Di Pietro ed Andrea Salari e le Dottoresse Gabriella Fiorucci, Sandra Ravicini, Giovanna Martinez e Donatella Gatti. In conclusione Brandolini ha consegnato dei guidoncini in omaggio alla Capitaneria, ai relatori e all'equipe di lavoro de "Il Ponte." Presenti in platea altresì Valentino Carluccio, Presidente Lions Club Civitavecchia Santa Marinella Host e Sandro Valery, Presidente di zona.

Servizio esclusivo e foto di Sara Fresi - Riproduzione riservata

 

 

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