Barriere architettoniche fin a stretto ridosso dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico

CIVITAVECCHIA - Casa Comunale “accessibile”; con virgolette decisamente d’obbligo. Come se non bastasse l’inarrivabile Aula Calamatta, ove in molti tuttora si ostinano irrispettosamente a svolgere Conferenze Stampa, Consigli Comunali ed incontri vari,

i diversabili della nostra città sono costretti a trovarsi davanti qualcosa di insormontabile già dall’esterno della Casa stessa. E ciò, fin a stretto ridosso dell’Urp, che - per Legge, decoro o “semplice” buon senso - dovrebbe essere messo in condizione di relazionarsi con tutto il Pubblico; non meramente con quella parte dello stesso composta da cittadini normodotati. Ed invece, provenendo da Via Bramante, dopo - peraltro - aver zigzagato a causa di ulteriori impedimenti, carrozzati ed altri con difficoltà motorie di vario genere inesorabilmente imbattono (e qui, le virgolette, è d’obbligo non metterle) in insormontabili barriere architettoniche, salvo - come chi ha possibilità vede bene in foto - provare a passare dal vicoletto di ingresso a Piazzale del Pincio rischiando di fare un frontale con i mezzi autorizzati in uscita dal medesimo. Non per niente - e nella fotografia si vede bene anche ciò - al limitare c’è ben disegnato a terra uno “Stop” per questi ultimi. Senza contare che, a meno che in tal senso non siamo adeguatamente informati, coloro ai quali si stanno negando ormai da troppo tempo gli inerenti, sacrosanti Diritti, hanno continuato a pagare le salatissime Tasse, Comunali e non (Per quello si che sono considerati uguali agli altri…). Infine, una domanda: a cosa sta portando di concreto a Civitavecchia l’adozione, a sua volta assai “sospirata”, dei Peba?

Nella foto: le strisce pedonali contraddistinte, da ambo i lati, da barriere