Lenzuoli a terra, bustoni blu e nessuna ricevuta fiscale; abusivismo a pieno ritmo

CIVITAVECCHIA - Davvero gratificante ritrovarsi di nuovo, ogni mercoledì mattina, a raccogliere firme al fine di tutelare un Bene comune (nel caso, la Cappella di San Michele) circondati da venditori abusivi di mercanzie varie - sovente di assai dubbia provenienza -

con tutti i rischi che ciò possa evidentemente comportare altresì in termini di sicurezza personale. Togliendo subito di mezzo ogni ironia ed invitandovi a porre molta attenzione all’eloquente foto a corredo (con borse contraffatte sparpagliate a terra fino a pochi centimetri dal nostro banchetto regolarmente autorizzato), torniamo a denunciare, senza timore alcuno di smentita, l’abusivo operare di molti extracomunitari presso il Mercatino tra Viale Pietro Nenni e Largo dei Mille. Ad ennesima riprova, durante il loro vendere (quasi ininterrotto per ore) - con lenzuolo a terra, bustoni blu e senza il rilascio di alcuna ricevuta fiscale - l’atteggiamento tenuto ieri, da poco passate le 12.00, a fronte di due, distinte lamentele da parte di clienti. Nel primo caso, negando di aver venduto una borsa (rivelatasi difettosa); nel secondo, buttando direttamente tra le immondizie un paio di scarpe sportive (si presume, parimenti difettose). Ciò, mentre se tutto quell’operare fosse stato regolare (cosa che, abbiamo saputo, intanto qualcuno andava farneticando o, cosa peggiore, stava lasciando volutamente intendere), gli stessi avrebbero potuto tranquillamente sostituire i pezzi suddetti, confidando poi in una semplice resa al grossista (se anch’esso in regola) piuttosto che trattare in malo modo tali acquirenti; altro, strafottente atteggiamento, quest’ultimo, spesso tenuto dai suddetti. Allertati nel tempo i centralini di Polizia Locale (il cui nuovo Comando dovrebbe provvedere a garantire in loco la presenza fissa di Agenti), Carabinieri e Polizia di Stato, nonché pubblicamente sollecitando la Guardia di Finanza ad intervenire, a sua volta, nell’ambito di specifica competenza sopra richiamato, continuiamo a chiederci ed a chiedere a chi di dovere - ivi compresi l’Assessore al Commercio Vincenzo D’Antò ed il Sindaco Antonio Cozzolino - quanto verrà posta la parola fine a tutto questo schifo.