Notti civitavecchiesi non contraddistinte solo dalla “movida” in centro

CIVITAVECCHIA - Ne abbiamo notati tre arrivare a bordo dei propri scooter e scavalcare il cancello principale del Parco dedicato ai Martiri delle Foibe. Dopo una mezzoretta, una volta usciti, congiungersi con un quarto e dirigersi, a piedi, in zona Chiesa San Francesco di Paola. Subito dopo, il sopraggiungere di altri due speditamente a dirigersi verso la stessa, peraltro attraversando il medesimo vialetto (fronte il “palazzone” adiacente la rotatoria di Via Santa Barbara).

Tutti e sei, molto giovani. Ed ancora nel breve, lo sfrecciare via di tre motorini in direzione Viale Guido Baccelli e di altri due verso Via Lepanto. Quanto notato stanotte, dal primo “strano” atteggiamento (attorno alle 22.25) nonché nello sviluppo dei successivi (con gli stessi ragazzi che davano fortemente l’impressione d’essersi ivi dati “una punta”; un appuntamento), non può che destare oltremodo l’attenzione di cittadini, Amministratori e Forze dell’Ordine, sul sito in oggetto (la nota area verde dell’Oliveto, da poco assegnata dal Comune ad un’Ati) ma altresì sulle tutt’altro che tranquille notti civitavecchiesi che, non certo meramente contraddistinte dalla “movida” in centro, possono celare in sè, tra scarsa illuminazione e controlli ridotti al lumicino, diversi “giri” di dubbi, dubbissima sostanza. E ci si scusi per gli involontari seppur reiterati giochi di parole.