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In aumento i soggetti dediti ad un accattonaggio tendente fin alla violenza privataCIVITAVECCHIA - Noi, di recente, solo nel tratto tra Via Bernini e la rotatoria sul ponte di Via Isonzo, ne abbiamo contati ben cinque. Stiamo parlando dei “parcheggiatori” abusivi dalla pelle scura quotidianamente all’opera lungo la copertura della Trincea ferroviaria (altresì a stretto ridosso della Casa Comunale…). E nei loro paraggi, come abbiamo notato tempo fa in Corso Marconi in riferimento ai venditori irregolari (inoltre in tal caso, ivi presenti ogni giorno), quasi sempre qualcuno - a volte di pelle chiara ed Italiano - che si vede stazionare a poca distanza. E chissà quali tipo di rapporto abbia nel mentre intessuto con i medesimi; se fungente da semplice “palo” od altro. Ma al di là del business illegale sotteso all’agire suddetto, i soggetti in questione (numericamente in palese aumento) si dedicano ad un accattonaggio che, tra l’attendere coloro che vorrebbero parcheggiare ed il fiondarsi a pochissimi centimetri dai medesimi, risulta tendere fin alla violenza privata. Ed a volte, a nostro avviso, sfociante in quest’ultima. Ma probabilmente il “giro” attorno a quanto più volte denunciato, ed ora sensibilmente degenerato, è assai più grosso e coinvolgente di quanto possiamo credere. Altrimenti, datisi i concreti rischi che comporta alla collettività, perché non porvi, finalmente, risoluta mano? Nella foto: un “parcheggiatore” in attesa della preda |
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