Scalinata "di accesso" tuttora, aridamente discriminante

CIVITAVECCHIA - Una colpevole “dimenticanza” in fase di progettazione del restyling di allora, con cui tuttora coloro con ridotte capacità motorie si ritrovano ingiustamente a dover fare i conti. E, tanto per cambiare, a proprie, pesanti spese. Stiamo

parlando della scalinata "di accesso” (per i normodotati…) a Lungoporto Gramsci, realizzata, per ironia della sorte (oltre che stanti le colpe suddette) proprio subito dopo una rampetta. A nostro avviso, tra spazi e pendenze, in loco ci sono tutte le possibilità per ovviare a tale, discriminante barriera rimarcante l’arida differenza tra il fruire liberamente del tratto in oggetto e il mero sognare di poterlo fare. Cosa aspettate ancora?

Nella foto: il complicato "inerpicarsi" di un'anziana donna con un carrello