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"Tutti contro le archeomafie!"

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guardia e ladroLazio al primo posto nazionale per illeciti a danno delle Opere d’Arte

ROMA - Sono 545 i reati di abusivismo edilizio e 486 gli illeciti nel ciclo dei rifiuti: Lazio al  1° posto nella classifica nazionale per numero di archeoreati. "Dai numeri degli ecoreati e dalle indagini in corso, deve nascere un sussulto civile per aprire un varco indelebile di legalità nella Capitale e nel Lazio". A lanciare l’appello

è Legambiente a seguito della presentazione dell’inerente Dossier 2015. “Nel corso del 2014 sono state 2.255 le infrazioni ambientali accertate nel Lazio ( 6,1 al giorno ) contribuendo per il 7,7% a quelle di tutta Italia (erano il 7,1% nel 2013). Il Lazio è al 5° posto nazionale per reati ambientali accertati, tristemente e per il quarto anno consecutivo subito dopo le “tradizionali Regioni a presenza mafiosa”. Nella classifica della corruzione, il Lazio si piazza invece al quarto posto con 26 inchieste aperte. Complessivamente male anche Roma e provincia, al 4° posto della classifica nazionale con 1053 infrazioni. Principali protagonisti continuano a rimanere il ciclo del cemento e quello dei rifiuti che vedono il Lazio al 4° posto con 545 illeciti per abusivismo edilizio e addirittura in aumento per reati sul ciclo dei rifiuti dove dal 7° del 2014 (con 392 infrazioni) si passa al 4° posto con 486 illeciti.  Roma si conferma regina dell’illegalità laziale nel ciclo medesimo dove gli illeciti salgono dai 229 del 2013 ai 255 del 2014; seguono Latina con 140, Frosinone con 37, Viterbo con 28 e Rieti con 26. Non va meglio in quello del cemento, tradizionalmente colpito da infiltrazioni mafiose e dove si conferma al primo posto la Capitale con 180 illegalità, seguita a breve distanza dalla stessa Latina dove gli illeciti accertati sono stati ben 173”. “I dati sulle illegalità nel Lazio continuano ad essere allarmanti e la nostra Regione è la quinta in assoluto per tali reati - dichiara e ribadisce il Presidente Roberto Scacchi - Soprattutto Roma continua a contribuire in modo impressionante alla media nazionale e, nonostante la chiusura di Malagrotta ed il lieve miglioramento di livello di Raccolta Differenziata nelle provincie, il ciclo dei rifiuti continua ad essere protagonista di quasi 500 reati all’anno. Anche i numeri legati al cemento che vedono Roma e Latina fortemente colpite, non lasciano dubbi e ci raccontano un territorio preso d’assalto dall’abusivismo edilizio e da diluvi di cemento e consumo di suolo che bisogna assolutamente fermare. Da anni denunciamo con i nostri Dossier i numeri impressionanti degli ecoreati: adesso le indagini in corso siano l'occasione per Associazioni ed Amministratori per aprire un varco indelebile di legalità nel futuro. Altrettanto gravi continuano ad essere gli illeciti contro la fauna: 561 nel Lazio e gli incendi dolosi 248, dei quali 67 in provincia di Frosinone e addirittura 150 a Latina. Gravissimo infine il numero di illeciti nel campo delle archeomafie, ovvero tutto l’insieme di illeciti che riguardano crimini a danno delle opere d’arte e della storia del nostro territorio. Sulle Archeomafie il Lazio è 1° in assoluto sul Piano nazionale con 148 reati che costituiscono il 17,4% del dato italiano. Tra i dati che emergono più preoccupanti ci sono, oltre a quelli tristemente tradizionali, i relativi agli illeciti a danno delle Opere d’Arte che mettono la nostra Regione al primo posto in assoluto per questi crimini. La regione deve assolutamente mettere in campo specifici impegni per combattere i reati ambientali, a partire dall'istituzione della Consulta regionale Ambiente e Legalità. Bisogna infatti proteggere il Lazio dalle mire eco-mafiose, per valorizzare al meglio lo straordinario Patrimonio naturale, storico-culturale e archeologico del nostro territorio. E da quest’anno sarà decisiva, per la lotta all’eco-criminalità, la Legge sugli ecoreati approvata lo scorso maggio, che può davvero dare una svolta alla lotta alle medesime se tutti, cittadini, Istituzioni e Associazioni, continueranno a tenere alta la guardia”.

Illustrazione: fonte www.afnews.info.it 

 

 

 

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