Allestimenti commerciali in plateale spregio delle regole
CIVITAVECCHIA - Viene subito da chiedersi quando la si voglia finire; di fare chiacchiere, tante chiacchiere (a volte peraltro ammantate d’ufficialità) e poi, alla prova dei fatti, disattendere appieno i dichiarati, pomposi propositi a riguardo. Quanto notato, ed abbondantemente immortalato, dalla tarda mattinata del 25 aprile (ma non solo), in pieno centro cittadino,
non ci sorprende; perché ormai, a conti fatti, sembra esser divenuto la norma. <<A Civitavecchia è così. Sono passati dal vendere zuccotti per il freddo invernale al piazzare occhiali da sole>> - il commento, purtroppo ineccepibile, di un uomo costretto, come tantissimi altri, a zig-zagare tra lenzuola a terra, sacconi di plastica blu (ma non erano vietati entrambi?) e quant’altro di “idoneo” a proporre (a turisti e non) mercanzie varie di discutibilissima provenienza e fattura (non quella fiscale, ovviamente…). Tutto, ma proprio tutto, regolarmente abusivo. L’intero tratto di Viale Garibaldi di fronte ai ristoranti storici, quelli tra di essi paralleli all’uscita del Varco Fortezza ed a stretto ridosso di Piazzale degli Eroi (quasi per ironia della sorte, solo pochi minuti prima stracolma di Forze dell’Ordine in alta uniforme) e poi lo spiazzo all’ingresso di Piazza degli Eventi (vedi foto). Ogni metro, ogni angolo sembrava esser “cosa loro”; anzi, effettivamente, lo era. Ciò, datisi i numerosi quanto consistenti allestimenti in plateale spregio a tutte le regole del commercio su aree pubbliche (alcune, altresì, di carattere igienico-sanitario) e, cosa ancora più grave, delle altre attività (o, meglio, le attività altre…) quest’anno, oltrettutto nonché oltremodo tartassate dalla cosidetta “super-Tia”. Cosa c’è dietro tutto questo, impunito andirivieni? Proveremo quanto prima a scoprirlo; continuate a seguirci. Salvo che non vogliate riprendervi più la vostra (nostra) città.
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