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In pieno centro l'ennesima, palese discriminazione ai danni dei diversamente abiliCIVITAVECCHIA - Inutile ogni altro giro di parole: in Corso Centocelle urge una modifica al discriminante piancito con il quale i diversamente abili ( carrozzati e non ) hanno a che fare ormai da fin troppo tempo, nel tratto ricompreso tra i civici 32 e 36. Una modifica che consenta loro, al pari dei normodotati, di attraversare quella zona del centro cittadino potendo tranquillamente osservare le vetrine dei negozi, dirigersi a bere un caffè o fare qualsiasi altra cosa vogliano in base alle proprie possibilità ( già di per sé, purtroppo, limitate ) e non certo a quelle imposte loro dall’indifferenza e dalla mancanza di rispetto altrui. E’ una cosa che spetta ai medesimi di diritto; confidiamo dunque che il Delegato Comunale competente, Nazzareno Piermarini ( che sappiamo essere persona molto attenta oltre che sensibile ) faccia propria questa segnalazione / proposta ed inviti chi di specifico dovere a tradurla in opera concreta. Tra l’altro, all’uopo, basterebbe seguire il medesimo criterio utilizzato dall’altro lato del Corso, ove sussiste uno sorta di “corsia” pavimentata di altro materiale, non “biritozzoloso” come quello in oggetto. E chissà che, con l’occasione, non si possa individuarne un altro maggiormente idoneo per modificare entrambi i percorsi ( l’altro, invero, ci appare, a sua volta ed al contrario, un po’ troppo liscio ). Basta dunque a quelle carrozzelle “rimbalzanti”, con tutto quello che comportano di oltremodo dannoso a livello fisico; basta con tutta la latente ipocrisia che permea anche tale branca del Sociale. Senza contare che, a pochi centimetri, sarebbe possibile ammirare alcuni resti dell’antica Porta Campanella. E se, puta caso, lo volesse fare un turista non normodotato? Sai che ulteriore “bella figura” farebbe la nostra città! |
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