Situazione igienico-sanitaria indecente al Parco della Resistenza

CIVITAVECCHIA - Cesti stracolmi d’ogni sorta di rifiuto; sacchetti “inzeppati” dei residui di sbornie sparsi un po’ ovunque; panchine “circondate” da cartacce, bicchieri di plastica e tant’altro ancora. Senza parlare del raccoglitore all’interno del Dog Park, variegatamente strapieno ed altresì contenente ciò che è oltremodo facile immaginare. Uno spettacolo che definire indecoroso risulterebbe pari ad un mero coniare un eufemismo, quello presentatosi quest’oggi all’interno del Parco della Resistenza. Una situazione igienico-sanitaria indecente; tutt’altro che degna di una città civile, peraltro sottoposta ad un pagamento “straordinario” della Tassa di igiene ambientale.

Una contingenza che, così da farne inoltre un vanto a livello educativo, non sarà di certo sfuggita agli occhi di quei bambini che, uscendo dalla Scuola nelle vicinanze, si sono nuovamente ritrovati letteralmente costretti a passare lungo l’ormai famigerato “corridoio” in corrispondenza del Viale degli Internati. E mentre la Tia scatta velocemente in avanti, la ramazza di chi di dovere irrispettosamente arranca. “Ed io pago”! E chissà se un giorno (almeno) mi rimborseranno.