Ieri a Sabaudia; trattasi del giovane indiano scomparso giovedì
SABAUDIA - Ritrovato dalla Guardia Costiera, nella prima mattinata di ieri, il corpo senza vita del ventunenne, cittadino della Repubblica dell’India, scomparso giovedì nello specchio acqueo antistante il litorale di Sabaudia. A ritrovare il cadavere, a circa mezzo miglio dal faro
di capo San Felice Circeo, è stato l’equipaggio della Motovedetta Cp 2074, dipendente dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina. L’unità era impegnata nelle attività di ricerca, coordinate dallo stesso Ufficio sotto la supervisione della Direzione Marittima del Lazio, che si sono protratte ininterrottamente dal momento della scomparsa del giovane. <<Le difficili condizioni del mare, che hanno caratterizzato le operazioni dal loro inizio ed il passare del tempo, non hanno indebolito la ferma volontà di riportare a casa il ragazzo - ci riferiscono - Nelle ricerche sono state impiegate tre Motovedette della Capitaneria di Porto, un battello pneumatico, i sommozzatori dei Vigili del Fuoco e, in successione, mezzi aerei appartenenti a Corpi, Forze Armate e di Polizia, coordinati dalla stessa Centrale Operativa di Terracina>>. Nel mentre, l’immediato intervento di due assistenti bagnanti aveva permesso di trarre in salvo gli altri tre ragazzi appartenenti alla comitiva del disperso che, nel pomeriggio dello stesso giorno, aveva deciso di trascorrere una giornata al mare. <<Il proibitivo stato di quest’ultimo e la mancanza di capacità natatorie hanno purtroppo fatto si che il ragazzo stesso venisse inghiottito dai flutti>>. Dal Personale suddetto si sottolinea, ancora una volta, come l’imprudenza ed il trascurare i più comuni consigli per una sicura balneazione, soprattutto quando le acque sono agitate, sono le prevalenti cause del divenire tragedia di un giorno di divertimento e spensieratezza.
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