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Stavolta a “farne le spese”, in Via Leopoli, è il noto Ente ElettricoCIVITAVECCHIA - Purtroppo non è la prima volta che notiamo in città delle scritte così dirette ed inquietanti; anche se, invero, quest’ultima, per una serie di circostanze ( di cui una molto recente ), non può non evocare, sebbene di riflesso, dei richiami fortemene più profondi rispetto a tante, tantissime altre. “Enel = Morte”; questo il messaggio che campeggia, chissà da quando, su di un muro di Via Leopoli. Un concetto secco, aspro; che l’autore ( o l’autrice ) della “griffata”, apposta in rosso tramite la classica bomboletta spray, ha inteso evidenziare in tutta la sua crudezza ed in tutto il suo estremismo. Ciò, peraltro, a poca distanza dal punto in cui ( in Via dell’Acquedotto Romano ), diverso tempo fa, abbiamo già avuto modo di leggere “Equitalia assassina”, proprio su quello di fronte alla sede dell’Agenzia delle Entrate.
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