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In alcuni punti della città si opera una vera e propria razzìa di materialiCIVITAVECCHIA - In città, è ormai assodato, c’è qualcuno che ha uno strano modo di “andar per ferro”. Un’attività, quest’ultima, di cui, sovente chi ne ha davvero bisogno, ha tramutato, per quanto possibile, in una sorta di lavoro; almeno se si intende, per quest’ultimo, quel fare che consente di metter sotto i denti qualcosa per arrivare al giorno dopo. Un operare dignitoso, quasi ovunque lo si espleti ( a fianco dei cassonetti dell’immondizia come in altri luoghi che la Legge consenta ), per mano di civitavecchiesi e non. Ma quel qualcuno di cui sopra, a nostro avviso ( checchè ne dicano altri ) altresì trafugante la grata delle fontanelle pubbliche di Via Galileo Galilei ( che “la Civetta” stessa ha poi provveduto a far ripristinare, sebbene di materiale diverso al preesistente ), continua a far razzìa di materiali dove non dovrebbe. Ad ulteriore riprova, un’altra pesante grata, nottetempo notata ( puta caso? ) proprio a pochissimi passi dalle suddette, appoggiata ad un pino, nei pressi dei citati raccoglitori dell’immondizia, nelle immediate vicinanze dell’incrocio della sopracitata Via con Via Achille Montanucci. Una grata, nello specifico, per lo scolo dell’acqua ( ma piovana ). Ed ora, in tal caso, dovremmo forse credere alla tesi riferibile ad un operaio comunale fin troppo distratto? Nel mentre, a prescindere, occhio! Come niente, a vostra volta per distrazione, postreste ritrovarvi dentro ad un tombino!
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