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"Un mostruoso massacro"

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Femminicidio-Petali di rosa e terra aridaOpporsi al femminicidio <<è il primo dovere di una persona decente>>

VITERBO - Da Peppe Sini, Responsabile del “Centro di ricerca per la pace ed i diritti umani”, riceviamo ed integralmente pubblichiamo: <<I giornali danno la notizia di un ragazzo che uccide una ragazza e le dà fuoco. E questo gesto, che rievoca i lager nazisti ed i roghi dell'inquisizione, rivela quanto abissale sia l'orrore quotidiano in cui è sprofondato il nostro Paese:

poiché non passa giorno senza che giunga notizia di un uomo che uccide una donna ritenendola cosa di sua proprietà cui può infliggere ogni violenza; corpo annichilito che può umiliare, ferire, mutilare, uccidere; oggetto di carne e parole che può distruggere in qualunque momento. Opporsi al femminicidio è oggi in Italia il primo dovere di ogni persona decente: il primo dovere esistenziale, intellettuale, morale, sociale, politico. Ed è compito di ogni singola persona tanto quanto della società civile nelle sue parti e nel suo insieme, quanto delle Istituzioni democratiche tutte: poiché chi non combatte contro il femminicidio inevitabilmente ne è complice, come sempre chi resta indifferente dinanzi a un massacro. Poiché un massacro, un mostruoso massacro,è in corso. Ma combattere il femminicidio richiede necessariamente di combattere anche il maschilismo e il patriarcato, ovvero l'ideologia, le strutture, le pratiche tutte della violenza e del disprezzo maschile contro le donne. Chi è complice del maschilismo e del patriarcato è complice anche del femminicidio, poiché il femminicidio altro non è che la punta estrema della violenza maschilista e patriarcale. Occorre contrastare il femminicidio, ed il maschilismo ed il patriarcato che lo fondano e lo sostengono, e contrastarli anche perché solo se si sconfiggono, ovvero si sconficcano dal corpo della società e dall'animo delle persone e dalla storia dell'umanità, è possibile contrastare adeguatamente, concretamente ed efficacemente anche la guerra, lo sfruttamento, il razzismo, il potere mafioso, il modo di produzione fondato sulla schiavitù delle persone e la devastazione della biosfera. Poiché tutte queste violenze hanno nella violenza maschilista e patriarcale contro le donne la loro prima radice. Solo una società che riconosce la piena umanità, la medesima dignità e la stessa titolarità di diritti delle donne e degli uomini, disarma la vita e difende la natura, salva le vite e realizza le tre grandi speranze della libertà, dell'eguaglianza, della solidarietà che fondano la civiltà umana e colmano di senso l'esistenza personale>>. 

 

Foto: fonte www.publicdomainpicture.it 

 

 

 

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