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Settant’anni fa della "gente comune" seppe riscattare la Libertà; propria e del nostro PaeseCIVITAVECCHIA - Costruire, difendere, diffondere quei valori alla base di ogni Paese democratico, ad iniziare dalla libertà di scelta, espressione e voto. Questo, l’invito, richiamandosi alle parole del Presidente Sergio Mattarella, accolto e rilanciato stamani dal Sindaco, Antonio Cozzolino durante il suo intervento per rendere onore ai nostri Caduti, nel corso della 70° Festa Nazionale della Repubblica. <<Una nascita ufficiale, quella datata 1946, di cui ritengo si debba andare orgogliosi; nella consapevolezza che la stessa sia stata, appunto, democraticamente scelta.>> Ed in particolare, in merito alla possibilità di votare allora, finalmente data alle cittadine: <<Vado fiero di avere, io stesso, delle donne di valore in ruoli chiave per la comunità>>. Comunità, che tuttora si dibatte “tra aspri confronti e miserie morali” e che potrebbe ritrovarsi, in quanto tale, “grazie ad uno spirito di collaborazione tra coloro che hanno a cuore la nostra città”. <<Ciò, in riferimento ai diritti inviolabili ed ai doveri inderogabili di ognuno, perché la Res publica sia cosa di tutti; e non di nessuno. Basta che ognuno faccia il proprio dovere>> - ha dunque concluso, citando quest’ultima frase ascrivibile al Giudice Giovanni Falcone. <<Settanta anni fa – è stato l’esordito il Comandante del Cesiva, Maurizio Boni – il popolo ebbe finalmente riconosciuta la sua piena sovranità. Grazie a Resistenza e Liberazione, tale Libertà fu riscattata da gente comune. Quella di oggi è la Festa di tutti gli Italiani perché riafferma i valori di convivenza civile. Le Forze dell’Ordine svolsero un ruolo centrale nel rinnovamento e nella rinascita di quella giovane Nazione, in patria come nei Campi di concentramento nazisti.>> E ricordando quanto anche attualmente profuso a garanzia della Sicurezza e dell’equilibrio in vari Paesi lontani come nella stessa Italia, lo stesso non ha mancato di ricordare il Carabiniere Silvio Mirarchi che ieri ha perso la vita nel corso di un’operazione antidroga a Marsala. L’ennesimo, estremo sacrificio da non dimenticare, per farne poi - per quanto possibile – spinta propulsiva verso un operare per il bene della comunità stessa. |
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