banner
banner

Developed in conjunction with Ext-Joom.com

attualità

Traduttore

Non solo Spread

Newsletter

Contatore

Visite agli articoli
14763143

Quei valori senza tempo

PDF Stampa Email

25 Aprile 2016 Banda Giacomo Puccini 1 O CopiaIl Sindaco Antonio Cozzolino cita l’allora Presidente della Repubblica, Sandro Pertini

CIVITAVECCHIA - Passaggi nel recente passato del nostro Paese - citando quanto riportato dall’allora Presidente della Repubblica, Sandro Pertini alla Camera dei Deputati, il 25 aprile del 1970 - e nel presente, stigmatizzando - in seno a quest’ultimo - gli scandali, le Leggi ad personam e l’azione di coloro che

vorrebbero cambiare la nostra Costituzione, definita quale <<una delle più belle al mondo>>. Questo, ed altro ancora, nell’odierno, commemorante discorso del Sindaco Antonio Cozzolino. Ciò, rimarcando altresì come non ci possa essere, in un Paese civile, Giustizia sociale in assenza della Libertà; e viceversa. Ed inoltre invitando cittadini ed Istituzioni a riferirsi a tutti quei valori senza tempo, conquista dei sacrifici dei nostri Eroi. 

Estratto del discorso di specifico riferimento

“Siamo qui per porre in risalto come il popolo italiano sappia battersi quando è consapevole di battersi per una causa sua e giusta; non inferiore a nessun altro popolo. Siamo qui per riaffermare la vitalità attuale e perenne degli ideali che animarono la nostra lotta. Questi ideali sono la libertà e la giustizia sociale, che - a mio avviso - costituiscono un binomio inscindibile, l'un termine presuppone l'altro: non può esservi vera libertà senza giustizia sociale e non si avrà mai vera giustizia sociale senza libertà.E sta precisamente al Parlamento adoperarsi senza tregua perché soddisfatta sia la sete di giustizia sociale della classe lavoratrice. La libertà solo così riposerà su una base solida, la sua base naturale, e diverrà una conquista duratura ed essa sarà sentita, in tutto il suo alto valore, e considerata un bene prezioso inalienabile dal popolo lavoratore italiano. I compagni caduti in questa lunga lotta ci hanno lasciato non solo l'esempio della loro fedeltà a questi ideali, ma anche l'insegnamento d'un nobile ed assoluto disinteresse. Generosamente hanno sacrificato la loro giovinezza senza badare alla propria persona. Questo insegnamento deve guidare sempre le nostre azioni e la nostra attività di uomini politici: operare con umiltà e con rettitudine non per noi, bensì nell'interesse esclusivo del nostro popolo. Onorevoli colleghi, questi in buona sostanza i valori politici, sociali e morali dell'antifascismo e della Resistenza, valori che costituiscono la «coscienza antifascista» del popolo italiano. Questa «coscienza» si è formata e temprata nella lotta contro il fascismo e nella Resistenza, è una nostra conquista, ed essa vive nell'animo degli italiani, anche se talvolta sembra affievolirsi. Ma essa è simile a certi fiumi il cui corso improvvisamente scompare per poi ricomparire più ampio e più impetuoso. Così è «la coscienza antifascista» che sa risorgere nelle ore difficili in tutta la sua primitiva forza. Con questa coscienza dovranno sempre fare i conti quanti pensassero di attentare alle libertà democratiche nel nostro paese. Non permetteremo mai che il popolo italiano sia ricacciato indietro, anche perché non vogliamo che le nuove generazioni debbano conoscere la nostra amara esperienza. Per le nuove generazioni, per il loro domani, che è il domani della patria, noi anziani ci stiamo battendo da più di cinquant’anni. Ci siamo battuti e ci battiamo perché i giovani diventino e restino sempre uomini liberi, pronti a difendere la libertà e quindi la loro dignità. Nei giovani noi abbiamo fiducia”.

 

 

Questo sito utilizza cookie per le sue funzionalità; scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie LEGGI INFORMATIVA PRIVACY.

Accetto i cookie da questo sito.

EU Cookie Directive Module Information