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"Il Comune esce di scena"

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Teatro Traiano Casse Dettaglio 1Fabrizio Barbaranelli sfida Vincenzo D’Antò ad un confronto pubblico sul Teatro Traiano

CIVITAVECCHIA - <<Il dibattito che si sta svolgendo sul “Traiano” è fuorviante. Non si è colto in nessuno degli interventi, a partire da quello dell’Assessore Vincenzo D’Antò, che sa ma non dice, il senso vero della operazione in corso nel nostro Teatro cittadino.>> Ad intervenire, stavolta, è l’ex Sovrintendente Fabrizio Barbaranelli. <<Non si tratta di discutere la preparazione delle persone

che verranno impegnate ed alle quali voglio rivolgere il mio apprezzamento - sottolinea - Enrico Maria Falconi, Ettore Falzetti e Davide Tassi sono nostri concittadini di sicuro valore. La questione è assai più grave. Nella sostanza, il nostro Teatro è stato dato in gestione. Questo è il punto vero del contendere. In gestione all’Atcl, Associazione sicuramente meritoria, che ha sempre collaborato con il Teatro stesso, ma senza mai avere la responsabilità diretta che ora invece ha, al punto di scegliere il Personale da utilizzare ed i programmi di attività. Il Comune, di fatto, esce di scena; non è più l’interlocutore primario. Rimane il proprietario della struttura. Dopo oltre un secolo e mezzo di gestione pubblica, con una operazione sotterranea, senza alcun passaggio né negli Organi istituzionali né nel confronto diretto con la Cultura cittadina, si è realizzato uno strappo violento. Non si cerchi di minimizzare, di mescolare le carte, di confondere con acrobazie dialettiche. Se si è con la serena coscienza di aver bene operato, si affronti pubblicamente questo argomento e si dica la verità. Questa è la questione; non il valore od i criteri di scelta degli incaricati. Questo è il cuore del problema, il centro di una operazione che mai nessuno ha compiuto in precedenza perché nella città è forte la convinzione che il Teatro deve essere di Civitavecchia e che i centri decisionali dei programmi, della gestione del Personale, della programmazione, debbono rimanere alla città e non trasferirsi a Roma. Tornerò su questa questione. Ora mi interessa soltanto evidenziare come sia fuorviante incentrare l’attenzione, peraltro in modo ingeneroso e in qualche caso strumentale, su problemi che sono ai margini di una scelta che considero molto grave. E mi interessa anche sollecitare una discussione, che avrebbe dovuto esserci a monte della decisione, da parte di chi si occupa di Cultura e di chi considera il “Traiano” una struttura importante per la crescita della nostra città. Da ultimo, ma solo un cenno, non si può parlare né di costo zero né di risparmi senza scadere nell’inganno. Per favore, un po’ di serietà.>>

 

 

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