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"Edera in Porto per 300 metri"

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Edera Generica 2016 1Almerighi: <<C’è l’esigenza di diffondere una nuova cultura ambientale>>

CIVITAVECCHIA - Lungo la Banchina 23 del nostro Scalo sarà quanto prima realizzata una barriera vegetale per abbattere il livello di polveri sottili. Tale progetto, da ascrivere al Comitato etico-scientifico dell’Autorità Portuale, è stato illustrato ieri presso

Molo Vespucci. <<Volevamo presentare il Comitato con un progetto già concreto che è il frutto di circa un anno di lavoro - ha esordito il Commissario Straordinario Pasqualino Monti - L’obiettivo è quello di ridurre e diminuire l’impatto ambientale del Porto sul territorio ed è qui che entra in gioco il Comitato, che ha avuto un ruolo importate nel realizzare le misure necessarie. Questo è il primo progetto concreto per l’abbattimento delle nano particelle e con l’occasione ringrazio tutti i membri del suddetto per il lavoro svolto>> <<Trattasi di un progetto tangibile per l’Ambiente ed il territorio di Civitavecchia – ha spiegato il Presidente Mario Almerighi -. Ho conosciuto il Prof. Geraldo Capannesi, che io definisco "Scienziato" per la sua estrema competenza, nel corso di un processo in cui ho avuto modo di apprezzarne professionalità e capacità. Quando Monti mi fece la proposta rimasi molto contento ed ho subito pensato di portare lui. Le barriere vegetali - ha continuato addentrandosi nel merito - servono ad abbattere dette particelle, pericolose per la salute dell’uomo; infatti queste ultime superano i filtri del corpo umano e sono estremamente cancerogene. Capannesi già nel ‘78 parlava di inquinamento dell’aria e svolse delle analisi comparate per l’Istituto di Botanica dell’Università di Roma scoprendo che nell’area del Muro Torto, nonostante il traffico veicolare, il medesimo risultava basso perché la zona era circondata dal verde. Abbiamo scelto l’edera per la capacità di assorbimento delle suddette ed il progetto sta già partendo concretamente. È la prima volta in Italia che si costruiscono barriere vegetali e ci aspettiamo risultati concreti in pochi mesi. C’è l’esigenza di diffondere una nuova cultura ambientale>>. Si tratterà di un primo tratto di 50 metri per 5 di altezza, che raggiungerà i 300 di lunghezza entro un anno, e l’esperimento verrà monitorato effettuando rilevazioni sulle foglie atte a verificare il quantitativo di polveri che tendono ad ivi depositarsi. <<Ogni foglia della pianta ha milioni di aperture stomatiche per centimetro quadrato - ha spiegato a sua volta il Professore - Aperture ad asola che sono dei setacci naturali. L’effetto primario è che le nano particelle vengono assorbite dall’apparato in oggetto e rimangono segregate appunto nelle foglie>>. I lavori di realizzazione partiranno già dalla prossima settimana.

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