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"A costo zero...o quasi"

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400 Hasekura Tsunenaga Sindaco sul muretto 1Il Sindaco aggiusta il tiro: <<Tale ospitalità è un qualcosa di una certa portata>>

CIVITAVECCHIA / ISHINOMAKI - Festeggiamenti “a costo zero…o quasi”, quelli che stanno tuttora proseguendo in centro città per il 400° anniversario dello sbarco di Hasekura Tsunegaga. A ricordarlo, di fatto aggiustando l’iniziale tiro, è stato,

questa mattina, il Sindaco Antonio Cozzolino che ha parlato dell’ospitalità offerta come un qualcosa “di una certa portata” cui il Comune ha fatto fronte “senza risorse e grazie all’opera di tanti volontari”. In attesa che quest’ultimo delucidi sul quantificato “quasi”, non possiamo non avere ancora negli occhi la scena dello stesso Primo Cittadino che, privo di microfono e con molti dei presenti a doversi affidare alla lettura del labiale degli intervenuti ( altresì datosi il contestuale via vai di mezzi lungo Corso Marconi ), seguendo “l’esempio” di Roberta Galletta, per poter essere ascoltato dai presenti è salito su di un muretto nei pressi della Statua dedicata al Samurai. Seguito, in tal senso, a ruota da uno degli ospiti giapponesi. Un’azione, la loro, non certo da Protocollo e men che meno rispettosa del tanto decantato Vademecum comportamentale (consegnato anche alla Stampa dagli organizzatori), Ma tant’è. E viene altresì da chiedersi quanto mai sarebbero costati alla nostra collettività un mero microfono e l’annessa cassa pre-amplificata! Ma tornando allo specifico dei Festeggiamenti, dopo alcuni cenni storici ad opera della citata Dottoressa (inoltre con il Prof. Mario Camilletti ad indicare su di un pannello il viaggio, di Paese in Paese, del Giapponese suddetto), ecco sfilare da Porta Livorno il variopinto Corteo in abiti ed acconciature d’epoca che, aperto dalla Banda Musicale diretta dal Maestro Giuseppe Panepinto, ha attraversato il detto Corso, Piazza Vittorio Emanuele, ed i Larghi Cavour e Plebiscito per poi entrare in Viale Garibaldi, subito svoltare in Piazzale degli Eroi e sostare davanti alla Chiesa del Ghetto. A seguire, il ritorno verso la Cattedrale, per entrarvi alle 12:00 spaccate (precisamente al suono delle campane) sì da assistere alla Santa Messa.

Foto a corredo "by" Sara Fresi

 

 

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