Ricotti: <<Dall'inizio dell'anno, 2800 i migranti hanno perso la vita nel Mediterraneo>>
CIVITAVECCHIA - <<Una marcia che vuole essere messaggio di accoglienza e, insieme, urlo di indignazione davanti all’immane tragedia che stanno vivendo intere popolazioni in fuga da guerre, fame e devastazione. Una tragedia che per le sue dimensioni ( dall’inizio dell’anno
ad oggi, 2800 migranti hanno perso la vita nel Mediterraneo ) non può vedere silente una società che voglia definirsi civile e che chiama ognuno di noi singolarmente ad agire in prima persona a combattere in ogni spazio, in ogni luogo e con tutti gli strumenti possibili, il dilagare della xenofobia e del razzismo. L’Occidente che ha gravi responsabilità storiche, per le politiche coloniali e di sfruttamento delle risorse, cosi come per i conflitti bellici che ha promosso e/o supportato, nel determinare le cause di fondo dei fenomeni migratori, ed ora ha il dovere morale di costruire corridoi umanitari, praticare appunto politiche di vera accoglienza ed aprire le proprie frontiere ai processi di integrazione. Davanti a tanto dolore, alle troppe vite negate, ogni silenzio chiama alla corresponsabilità; noi ci siamo, accanto idealmente a questi nostri fratelli e sorelle, uomini e donne, che marciano scalzi per fuggire dalla barbarie in cerca di una speranza di futuro.>> Quanto sopra, nelle parole della Responsabile locale Simona Ricotti, a premessa dell’adesione del Forum Ambientalista alla “Marcia delle donne e degli uomini scalzi” svoltasi venerdì scorso ed indetta da alcuni cittadini e cittadine in concomitanza, molte altre città d’Italia, con quella nazionale di Venezia. |