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"Inaccettabile stupro sociale"

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Prostituta 1Appello per debellare la prostituzione dalle vie pubbliche cittadine

CIVITAVECCHIA - Dal locale Movimento per la Vita riceviamo e pubblichiamo: <<E' di questi giorni la denuncia dei quotidiani locali circa la presenza in Zona Industriale, nelle ore serali, di alcune ragazze dell'Est europeo dedite

alla prostituzione, sistemate nei crocevia e nelle rotonde per meglio adescare i clienti. Sono un paio di anni, nonostante la vigenza di apposite Ordinanze Sindacali,  che un racket malavitoso ha individuato la zona della Mediana di Civitavecchia come luogo privilegiato per svolgervi i propri affari: strade buie, poco trafficate, clienti che affluiscono dal circondario, facilità di appartarsi. Ce n'è abbastanza per affezionarsi alla zona, nell'ottica del protettore o dei protettori che, ogni sera, senza fatica, intascano il frutto del sesso a pagamento. Un'entrata fissa cui non possono rinunciare: le  ragazze ( forse una decina), devono rendere, Legge o non Legge, Ordinanza o no del Sindaco ( adottata in passato e giustamente riproposta dall'attuale Amministrazione), sanzioni o non sanzioni. Il sodalizio criminale che supporta l'attività di prostituzione nella nostra città sta evidentemente radicandosi e si sente forte, se può permettersi  impunemente, da anni, di scavalcare un'Ordinanza che ha forza di Legge nel territorio comunale, e di agire impunemente nelle vie cittadine. Un domani questi signori potrebbero arricchire l'offerta con altre attività illecite, com'è prassi. O anche solo gettare, per il momento,  uno sguardo sulle tante attività commerciali ed industriali della zona. La prostituzione, in se stessa, non è illegale. Ma illegale è adescare i clienti, esibirsi nudi e compiere atti osceni in luogo pubblico. L'Ordinanza del Sindaco che vieta l'attività di meretricio nelle vie pubbliche cittadine, è altresì motivata - oltre che dal disagio e dall'allarme sociale che essa ingenera nella popolazione - dai rischi derivanti alla circolazione automobilistica causata dalla distrazione dell'utente stradale per le manovre azzardate ed imprevedibili dei soggetti richiedenti ed interessati.  Ed inoltre, per tutta la notte, gli spazi pubblici della periferia nord cittadina ove si svolge il “mestiere”, diventano ricettacolo di rifiuti e residui organici, di degrado e pericolo per la salute pubblica, con rischio sanitario alto. E' anche universalmente accettato il fatto che, da un punto di vista umano, la normalizzazione, l'autorizzazione e la legittimazione dello stupro sociale che quotidianamente le giovani prostituite subiscono, costituisce un fatto inaccettabile, come lo è la schiavitù e la commercializzazione e la vendita di un corpo umano, un fatto che non trova giustificazione alcuna. Per contrastare questa turpe attività potrebbero essere utili alcune telecamere posizionate nelle zone strategiche, che potrebbero anche rivelare particolari interessanti su coloro che accompagnano le ragazze al “lavoro”. Solidarietà, infine, per  le  vittime e massima condanna per i loro sfruttatori, che attuano una gravissima forma di violenza contro di esse, costringendole negoziare, contrattare e vendere la loro intimità. Un discorso di grave corresponsabilità, vale anche per i clienti, che consentono il perpetuarsi della situazione di illegalità ed i cui comportamenti, ai sensi dell'Ordinanza, vanno sanzionati, come avviene in molti Paesi Europei quali la  Svezia e la  Francia, dove la prostituzione è stata dichiarata illegale, in quanto considerata altamente lesiva della dignità della persona. Chiediamo pertanto  l'intervento deciso delle Forze dell'Ordine, applicando  le sanzioni per i clienti e quelle previste per le “sex worker” ( allontanamento, divieto di permanenza nel territorio cittadino, foglio di via ) qualora le giovani siano invece consenzienti e non intendano ricevere alcun supporto od aiuto da Associazioni o Servizi preposti, in grado di offrire una possibilità di emancipazione e di recupero sociale.>>

Foto generica ( www.ucrroma.it )

 

 

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