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Resi gli onori alla Repubblica ed alle nostre Forze Armate operanti in Italia ed all'EsteroCIVITAVECCHIA - Un bel sole ed un benaugurale venticello che ha provveduto ad accarezzare e far sventolare il nostro Tricolore. Questo, ha altresì accolto i partecipanti alla Festa della Repubblica e delle Forze Armate svoltasi presso il nostro Piazzale degli Eroi. <<Sessantanove anni fa - ha ricordato il Sindaco Antonio Cozzolino - gli Italiani scelsero tramite Referendum istituzionale la forma di governo tenuta a rappresentarli e scelsero la Repubblica. Era il periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale e da pochi anni era terminato nel Paese l'incubo del fascismo. Il popolo italiano aveva ben presente quali potevano essere i rischi di un accentramento dei poteri e tramite suffragio universale decise quanto sopra. Ma quale è la Repubblica che festeggiamo oggi? – si è chiesto ed ha chiesto rivolgendosi ai presenti - È quella degli anni di piombo e del terrorismo? Delle stragi ideologiche e delle bombe di stato? Degli attentati ai treni e nelle piazze? Degli aeroplani esplosi in volo per cedimenti strutturali? Dei dissidenti uccisi dagli infiltrati nei cortei? È la Repubblica delle Scuole “Diaz” o delle Caserme di Bolzaneto? La Repubblica che non contempla il reato di tortura? Quella di gladio e della P2? Del piano di rinascita democratica? Delle leggi ad personam e dei governi nominati nelle Segreterie di Partito e che non rispondono al popolo ma alle troike? No. Io non credo. Noi oggi dobbiamo festeggiarne un'altra: la Repubblica dei servitori dello Stato immolatisi per la lotta alla criminalità organizzata e alle strategie destabilizzatrici degli anni '70. La Repubblica di Falcone, Borsellino, La Torre, Ambrosoli, Libero Grassi e di tanti altri che hanno dato la vita per il significato più alto della medesima. E quindi dobbiamo portare la memoria del loro insegnamento e festeggiare la Repubblica della ritrovata partecipazione sociale, del rispetto delle regole a garanzia di tutti e non di pochi ( ovvero chi comanda e dei loro amici ), del rispetto per i più deboli e della cosa pubblica che non è cosa di nessuno ma cosa di tutti! Anche se spesso ce lo dimentichiamo, rinchiusi nelle nostre quattro piccole e strette mura, convinti erroneamente che tutto quello che succeda fuori dalla nostra porta non ci riguardi. Noi festeggiamo la Repubblica di chi difende non solo se stesso ed i propri interessi ma si impegna per un Paese e una città più vivibile. La Repubblica di chi ha fatto del proprio lavoro la tutela della legalità ed i diritti della nostra comunità, elemento basilare del nostro Paese. In un giorno come questo tutti noi abbiamo il dovere di fare nostra la convinzione che l'impegno per la cosa pubblica è un dovere che precede e prelude alla pretesa di qualsiasi diritto. Qualcuno ha detto che “La libertà non è uno spazio libero ma partecipazione”. Ce la dobbiamo guadagnare. Buon 2 Giugno a tutti.>>. Dal suo canto, il Comandante del Ceviva, Massimiliano Del Casale, ha fatto menzione degli oltre 5000 delle Forze Armate che con grande dedizione operano, oltre che a salvaguardia di tale libertà, nei Paesi esteri a garanzia dell’equilibrio interno dei medesimi e degli altrettanti la cui presenza, sebbene discreta, assicura quotidianamente la sicurezza sulle nostre strade. Quanto detto, rivolgendo loro, idealmente, <<l’abbraccio più grande ed affettuoso>>. Foto gentilmente concessa |
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