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Il Pd rivendica la sua presenza in piazza anche ( ed ancor più ) nel 70° della LiberazioneCIVITAVECCHIA - <<“Il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, oggi 25 aprile, in nome del popolo e dei volontari della libertà e delegato del solo governo legale italiano, ha assunto i poteri di governo”. Con queste parole trasmesse alla radio, il 25 Aprile 1945 il Clnai stesso dava notizia della liberazione di Milano ma non solo. Veniva annunciata la fine di un uno dei periodi più tristi e dolorosi della, fino ad allora, breve storia del nostro Paese. Si diceva fine al periodo delle leggi fasciste, del delitto Matteotti, della fine della limitazione delle libertà politiche e sindacali, delle leggi razziali, della guerra degli alleati con Germania e Giappone, dell’avventura coloniale in Africa e dell’ancora più triste guerra fra Italiani dopo l’instaurazione della Repubblica di Salò.>> A ricordalo è Simone Cervarelli, Responsabile della Comunicazione del Pd locale. <<A questa liberazione avevano partecipato i partigiani che venivano non solo dalla cultura del Partito Comunista, ma anche dalla Dc, dal Partito Repubblicano, dal Partito Socialista e da tutte quelle forze che combatterono strenuamente contro il regime Fascista Dal loro sangue è nata la nostra Costituzione. Una, se non la più, bella Costituzione che si possa trovare. Nata da quell’Assemblea Costituente, non monocolore, ma formata dai diversi e tanti liberi pensieri di cui era formata l’allora rinata democrazia italiana. Da allora molta strada è stata fatta. Una strada spesso complicata, con molte ombre e poche luci ma, una strada nata sempre da quell’annuncio e da quel sangue. Rivendicarsi come portatori unici del pensiero e dei valori della Liberazione è storicamente, politicamente e moralmente scorretto. I valori della Costituzione sono di tutti i cittadini e sono a fondamento del Partito Democratico. Crediamo fortemente in quei valori, soprattutto nei suoi primi dodici articoli, che saggiamente i padri costituenti dichiararono “fondamentali” perché dovevano essere radici forti, profonde e per sempre della nostra identità nazionale. Il principio di laicità, di un lavoro dignitoso per tutti, di democrazia, di uguaglianza e solidarietà sono i valori del nostro Paese tutto e del Pd. Questo - sottolinea - non vuol dire che anche il resto non sia modificabile o reso moderno ai tempi che si corrono. La nostra Costituzione è bella perché ha permesso, nella sua stesura iniziale, di portare variazioni e modifiche a secondo dei tempi e società che sarebbero arrivati. Questo è quello che il Pd, a guida del Paese, in un momento tanto difficile e complicato, si è posto come obiettivo, cioè il rendere lo Stato il più vicino possibile alle necessità di un cittadino, partendo proprio dalla nostra bellissima Costituzione. Chi non vorrebbe o chi dice che il Partito medesimo non è degno di stare in piazza il 25 Aprile, a festeggiare come ogni anno, ancora di più nel 70esimo anniversario di quella giornata, fa per primo torto a quei partigiani e partigiane, compagni e compagne, padri, madri, figli e figlie che diedero la vita affinché il nostro diventasse uno Stato moderno nelle sue leggi e nel suo approcciarsi alle regole basilari della democrazia. Chi non vuole che i nostri Ministri o rappresentanti partecipino alle manifestazioni offende fortemente quella memoria. Il Partito Democratico festeggerà sempre a fianco di tutti gli italiani, i Partiti, le Associazioni ed i Sindacati questa giornata perché senza quell’annuncio fatto dopo quel sacrificio di quel sangue dallo stesso colore, chi non ci vuole, non ne avrebbe neanche la possibilità di farlo oggi.>> Foto di Sara Fresi |
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