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Modello "Hub e Spoke"

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Bracciano Ospedale Padre Pio Dettaglio 1La Asl sul "Padre Pio": <<La scelta per intensità di cure garantisce la sicurezza delle prestazioni>>

BRACCIANO / ROMA - Confronto, presso la Pisana, tra il Direttore Generale della Asl Rmf, dott. Giuseppe Quintavalle ed i vertici della Cabina di Regia, sui Servizi Sanitari Regionali, per fare il punto della situazione dopo il pronunciamento del Tar Lazio che, a seguito del Ricorso presentato dai Comuni del Comprensorio del Lago

di Bracciano ha sospeso, fino a luglio, gli effetti dei Decreti di Riorganizzazione della Rete Ospedaliera riguardanti il “Padre Pio”. <<In realtà - spiegano dalla Direzione dell’Azienda - la concessione della sospensiva in via di urgenza, non è altro che una decisione interlocutoria che mira solo al 'congelamento' dello status quo sino all'esame di merito che i Giudici Amministrativi affronteranno in Camera di Consiglio appunto il 21 luglio. La Regione, nella strategia complessiva, proprio per 'salvare' l'Ospedale di Bracciano, ha scelto di utilizzare lo 'spiraglio' che il Decreto Balduzzi ( 135 / 2012 ) concedeva ai Presidi di aree cosiddette disagiate, pur con l'adozione generalizzata, in tutto il Lazio, del modello Hub e Spoke. La stessa ha scelto di cancellare la chiusura dell’Ospedale prevista dal Decreto 80 / 2010 dell’ex Governatrice Polverini elaborando un nuovo modello di organizzazione sulla base di quanto definito da quello Balduzzi per questi tipi di struttura, mantenendo la possibilità di ricovero in Reparto, lo svolgimento di attività chirurgiche di piccola e media complessità e la presenza di un Pronto Soccorso gestito da Specialisti dell'Area Medica e da un'Anestesista, con possibilità di indagine diagnostica immediata per analisi cliniche e radiologiche. I numeri del “Padre Pio” - si evidenzia - sostengono questa formula ma non consentono ipotesi diverse. La scelta del modello per intensità di cure dunque è quella che meglio garantisce sia la popolazione che la sicurezza delle prestazioni erogate. La sospensiva sul destino di Bracciano non produrrà comunque ricadute negative sull’Atto Aziendale che è stato condiviso da 23 Sindaci su 28, approvato in sede regionale ed in attesa di pubblicazione sul Bur Lazio. Le uniche limitazioni riguarderanno i tempi ed i modi della riorganizzazione di detto nosocomio. Al fine di individuare una possibilità di soluzione condivisa e positiva con gli Enti Locali, la Regione medesima, in accordo con l’Asl, ha deciso di avviare subito un Tavolo tecnico di confronto utile a superare, in modo condiviso e costruttivo, le questioni poste ed accelerare, se possibile, il processo di riorganizzazione previsto.>>

 

 

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